editoriali
Sulla guerra in Ucraina alle Nazioni Unite c'è confusione in malafede
L'Onu mettere i due paesi sullo stesso piano e si scorda chi è l'aggressore e chi è l'aggredito: pure gli utenti di X, attraverso una nuova funzionalità, fanno notare l'errore e chiedono chiarezza
Volker Türk, l’Alto commissario per i Diritti umani delle Nazioni Unite ha sollecitato “misure immediate per allentare la tensione e garantire la protezione dei civili rispetto alla legge” in Russia e in Ucraina. Lo fa sapere un tweet dell’account ufficiale delle Nazioni Unite che riporta: “Allarmante aumento delle ostilità, decine di civili uccisi in Ucraina e in Russia. Il diritto internazionale umanitario proibisce attacchi indiscriminati contro i civili”. Gli utenti della piattaforma possono aggiungere informazioni contestuali, è questa una delle novità introdotte da X, possono rettificare e scrivere una “community note”, che in questo caso è servita a ricordare all’Onu che la Russia è l’aggressore, l’Ucraina è l’aggredito. Se la Russia non avesse attaccato l’Ucraina, non ci sarebbero vittime in Russia.
Ecco una sintesi degli ultimi eventi: a fine dicembre Putin ha iniziato una nuova campagna di bombardamenti contro città e civili, il 30 dicembre, Kyiv ha risposto colpendo la città russa di Belgorod, causando la morte di più di venti civili. Mosca ha risposto con altri razzi, Kyiv ha colpito di nuovo Belgorod. In cinque giorni, l’Ucraina è stata colpita da più di cinquecento bombe, ma l’Onu fa ancora confusione tra aggressore e aggredito confondendo la diplomazia con la cecità di fronte ai crimini russi e alle sofferenze ucraine. L’ostentata neutralità dell’Onu serve soltanto a mascherare le colpe di Vladimir Putin. In Italia, a Modena, per il 20 gennaio è stato organizzato un incontro dal titolo “Mariupol. La rinascita dopo la guerra”. Sarà presente anche il console generale della Russia. Mariupol, descritta dagli organizzatori dell’evento “città martire dell’occupazione banderista” è stata assediata, distrutta e occupata da Mosca, che oggi si vanta della ricostruzione di una città che presa con la forza. Qualcuno può domandarsi: cosa c’entra con l’Onu? C’entra, è tutto parte della stessa colpevole confusione in mala fede. L’esistenza dell’Onu dovrebbe servire a smantellare tale confusione, invece la alimenta.
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