Razzi su Tel Aviv

Gli Stati Uniti dettano i tempi a Netanyahu, che non vuole l'Anp a Gaza

Fabiana Magrì

Al funerale di Gal Eisenkot la politica israeliana si presenta unita per onorare il sacrificio dei 93 soldati dall'inizio dell'offensiva di terra a Gaza

“Quando ti ho chiesto: ‘Sarai mio per sempre?’. Tu hai risposto: ‘Guarda la luna, lì c’è già un uomo’. Non ci resta altro che abbracciare il dolore. Per dire: ‘Ieri è andato tutto bene, e anche domani andrà bene’”. Al funerale di Gal Eisenkot, il figlio 25enne dell’ex capo di stato maggiore dell’esercito Gadi Eisenkot, il cantautore israeliano Shlomo Artzi ha scelto le parole del brano “Moon” per rendere omaggio alla giovane vita interrotta giovedì sul campo di battaglia. Il ragazzo sognava di diventare medico, amava fare surf sulla spiaggia di Herzliya e sciare. L’ha ucciso una trappola esplosiva piazzata da Hamas, azionata mentre il soldato si avvicinava all’ingresso di un tunnel nel campo di Jabalya, nel nord di Gaza. Al funerale di “Galush”, il vezzeggiativo usato da amici e famigliari per il ragazzo, il ministro dell’opposizione nel gabinetto di guerra israeliano ha trovato parole che parlavano il linguaggio dell’amore di un padre per suo  figlio e quello di un alto militare per la sua patria. “Continueremo la campagna a Gaza, lottando per rafforzare lo stato che hai tanto amato. Galush, amore del mio cuore, ti prometto che continueremo a essere una famiglia unita e felice, affinché il grande sacrificio tuo e degli altri caduti non sia vano”, ha promesso Eisenkot al figlio prima di seppellirlo. Diretto verso il cimitero di Herzliya dove si è svolta la cerimonia funebre, il leader dell’opposizione Yair Lapid ha scritto su X: “La gente sta ai lati della strada sventolando bandiere israeliane. Gli occhi si riempiono di lacrime”. 


“Ci svegliamo in un 7 ottobre ogni singolo giorno”, ha commentato la scrittrice e professoressa Fania Oz-Salzberger, figlia di Amos Oz. Al funerale c’erano le massime cariche dello stato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deposto una corona commemorativa sulla tomba. Al suo fianco, il presidente Isaac Herzog e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Tutti  hanno almeno un figlio al fronte, così come molti leader di tutto lo spettro politico. “Gadi Eisenkot ha dedicato tutta la sua vita alla sicurezza di Israele e oggi – ha scritto su X il capo dello stato commentando la foto di un abbraccio tra Eisenkot senior e junior, entrambi in uniforme –  lui e la sua famiglia stanno pagando un prezzo insopportabile. Gal è stato cresciuto fin dall’infanzia nell’amore per il popolo e la patria e ha agito con questo spirito in ogni momento, anche quando è stato ucciso”. In una delle ultime conversazioni con il padre, il ragazzo aveva espresso il suo orgoglio per aver contribuito a creare le condizioni che hanno consentito il rilascio di oltre cento ostaggi, soprattutto dei bambini. Mentre a Herzliya era in corso il funerale, l’esercito annunciava la morte di altri quattro soldati nei combattimenti nella Striscia, portando il bilancio dei caduti nell’offensiva di terra contro Hamas a 93. E a Tel Aviv,  dove ancora ieri sono caduti per due volte i razzi lanciati da Gaza,  nella piazza degli Ostaggi si sono radunati  da tutto il paese  per l’accensione della seconda candela per la festa di Hanukkah, come gesto di buon auspicio per il ritorno dei fratellini dai capelli rossi Kfir e Ariel Bibas, prigionieri di Hamas da più di due mesi, assieme ai loro genitori, Shiri e Yarden, oltre ad altre 130 persone. Gli Stati Uniti hanno dato tempo a Israele fino alla fine dell’anno per finire la guerra e sul campo continuano le operazioni al sud e al nord della Striscia. L’esercito dice di avanzare a Khan Younis, ritenuta la “roccaforte principale di Hamas”. Prosegue anche la bonifica a fondo di Gaza City e di Jabalya. Guardando al futuro dell’enclave costiera, il premier Netanyahu ha attaccato l’autorità palestinese dopo che il suo omologo Mohammad Shtayyeh ha detto a Bloomberg di augurarsi di avere Hamas come partner nel governo di Gaza al termine della guerra con Israele.

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