Foto di Loay Ayyoub per il Washington Post via Getty Images

Perché l'esercito israeliano sta conducendo un'operazione speciale contro Hamas all'ospedale al-Shifa

Secondo le intelligence americana e israeliana al di sotto della struttura ospedaliera si troverebbe una base di comando, la più importante del gruppo terroristico e soprattutto uno dei principali accessi ai tunnel. Casa Bianca: "Nessuno scontro a fuoco!"

L'esercito israeliano ha reso noto di aver raggiunto l'ospedale al-Shifa nella città di Gaza e di star conducendo in alcune aree della struttura un'operazione speciale contro Hamas "sulla base di informazioni di intelligence". Alla BBC, un testimone oculare ha detto che i soldati e i carri armati israeliani sarebbe entrati dal pronto soccorso dell'ospedale. 

L'ospedale era circondato da almeno un paio di giorni e Israele ha ripetutamente ordinato alle persone all'interno del più grande ospedale di Gaza, di evacuare. Molte però sono rimaste a causa delle ferite o di problemi di sicurezza.

La Casa Bianca ha avvisato Israele dicendo che non vuole vedere "uno scontro a fuoco in un ospedale dove persone innocenti" cercano di ricevere cure.

Perché proprio all'ospedale Al-Shifa?

Secondo le intelligence americana e israeliana al di sotto della struttura ospedaliera si troverebbe una base di comando - la più importante - di Hamas e uno dei punti di accesso principale alla rete di tunnel usati dal gruppo terrorista, insomma quello che l'intelligence israeliana considera il “cuore pulsante” di Hamas. Hamas ha sempre negato. Insomma, molto più di un ospedale, anche perché al suo interno oltre pazienti e terroristi trovavano ricovero tanti palestinesi che avevano perso la casa e ora vivono in tende dentro e fuori la struttura.

"Il nostro obiettivo è cercare i terroristi di Hamas ovunque si nascondano e il complesso ospedaliero è il fulcro centrale delle loro operazioni, forse anche il cuore pulsante e un centro di gravità delle operazioni terroristiche", ha detto alla CNN il portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF), il tenente colonnello Peter Lerner poco dopo l'inizio dell'operazione militare all’interno di al-Shifa. “Abbiamo cercato di evacuare l’ospedale, abbiamo comprato carburante per i servizi essenziali, abbiamo provato e riprovato a portare incubatrici mobili per cercare di far uscire alcuni di quei bambini… perché la gente di Gaza non è nostra nemico, Hamas lo è”, ha aggiunto.

Martedì scorso anche il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, aveva reso noto un rapporto dell'intelligence statunitense che indicava proprio sotto l'ospedale al-Shifa l'esistenza di un centro di comando del gruppo terroristico. "Si può vedere anche dai rapporti open source che Hamas utilizza gli ospedali, insieme a molte altre strutture civili, per il comando e controllo, per immagazzinare armi, per ospitare i suoi combattenti", ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan alla CNN. "Hamas ha un punto di comando sotto l'ospedale al-Shifa e usa il carburante a esso destinato per i razzi e i suoi combattenti si raggruppano regolarmente dentro e intorno al più grande ospedale di Gaza".

Dopo l'invasione della Striscia di Gaza e l'accerchiamento di Gaza City, l'esercito israeliano ha cercato di arrivare nel più breve tempo possibile presso le strutture dell'al-Shifa. L'obiettivo era eliminare il centro di comando di Hamas il prima possibile per permettere all'ospedale di ritornare a lavorare a pieno regime. Gli operatori umanitari è da giorni che descrivono l"terribili" le condizioni "terribili" all'interno dell'al-Shifa. I funzionari affermano che la struttura sta esaurendo il carburante e ciò potrebbe rendere impossibile prendersi cura dei pazienti vulnerabili, tra cui 36 bambini prematuri che sono stati tolti dalle incubatrici a causa delle interruzioni di corrente.

 

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