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Editoriali

L'ex premier slovacco Robert Fico rischia di vincere le elezioni. Rischio Orbán per i socialisti europei

Redazione

La guerra della Russia contro l’Ucraina e le posizioni pro Cremlino. Le alleanze con formazioni di estrema destra. L’allarme rosso-bruno in Slovacchia è un problema anche per il Pse

Il Partito del socialismo europeo potrebbe trovarsi con un “problema Viktor Orbán” al suo interno. La Slovacchia oggi va al voto e i sondaggi danno come favorito lo Smer dell’ex premier, Robert Fico, con quasi il 20 per cento dei voti. In un panorama politico frammentato, le urne potrebbero riservare sorprese: le ultime ricerche sulle intenzioni di voto danno in recupero i liberali di “Slovacchia Progressista”. Ma nei giochi per formare una coalizione Fico potrebbe comunque prevalere. Il prossimo governo a Bratislava potrebbe essere rosso-bruno: il suo Smer è un partito del Pse, ma Fico è intenzionato a scegliere come alleati delle formazioni di estrema destra, come aveva già fatto nel 2006 e nel 2016, durante le sue tre precedenti premiership (la terza si chiuse con l’omicidio del giornalista d’inchiesta, Ján Kuciak).

 

Rispetto ad allora, c’è un problema in più: la guerra della Russia contro l’Ucraina e le posizioni pro Cremlino dello stesso Fico, che ha promesso di tagliare gli aiuti finanziari e militari a Kyiv. Se otterrà il posto di primo ministro, l’Ue si ritroverà con un altro Orbán, ma della famiglia socialista. Come aveva fatto il Ppe con il premier ungherese, anche il Pse ha chiuso gli occhi sulla deriva dello Smer. Nel 2006 aveva sospeso il suo affiliato slovacco per l’alleanza con l’estrema destra. Ma poi il partito di Fico è stato reintegrato e oggi beneficia dello stampino del socialismo europeo.

 

Dalla leadership del Pse finora sono arrivati solo blandi avvertimenti su possibili “conseguenze” su una coalizione con l’estrema destra. La Spd tedesca ha usato toni un po’ più duri. Ma, come nel caso di Orbán, il problema Fico va al di là delle coalizioni a Bratislava. I socialisti europei non dovrebbero tollerare un populista-nazionalista filo russo nei loro ranghi. Sarebbe stato utile fare po’ di pulizia preventiva da parte del Pse, anche a costo di perdere qualche seggio al Parlamento europeo.

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