
Sui sentieri dei trasferimenti di armi dalla Polonia all'Ucraina
Varsavia manda quattro Mig-29 a Kyiv e smantella un piano russo per sabotare l'invio di equipaggiamenti
Basta piazzarsi a Rzeszów, in Polonia, per vedere il fermento dell’occidente nell’aiutare l’Ucraina. Rzeszów è uno dei punti in cui transitano i leader internazionali, spesso diretti da Volodymyr Zelensky, e uno dei punti in cui passano anche la armi da mandare a Kyiv. La città polacca è l’avamposto del sostegno dell’Alleanza atlantica all’Ucraina e qui avevano concentrato le loro attenzioni sei spie che agivano per conto di Mosca. Ieri Varsavia ha annunciato di aver smantellato la rete di spionaggio che, per un lasso di tempo non specificato, avrebbe tenuto sotto osservazione i nodi di trasferimento di armi verso l’Ucraina e pianificato atti di sabotaggio per impedirne l’arrivo a destinazione.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE
-
- Micol Flammini
Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Sul Foglio cura con Paola Peduzzi l’inserto EuPorn in cui racconta il lato sexy dell’Europa, ed è anche un podcast.