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editoriali

Quella dell'Ucraina è una vittoria esistenziale

Redazione

Perché aiutare Kyiv ha a che fare con l’esistenza stessa dell’Unione europea

"La vittoria dell’Ucraina è esistenziale per l’Europa e per il mondo intero”, ha avvertito ieri il premier svedese, Ulf Kristersson, incontrando il presidente francese, Emmanuel Macron. Dal primo gennaio la Svezia ha assunto la presidenza di turno dell’Unione europea e Kristersson ha confermato che la risposta alla guerra della Russia rimarrà la principale priorità del prossimo semestre. A quasi un anno dall’invasione c’è il rischio che l’Ue, i suoi governi e i suoi cittadini si abituino alla distruzione umana e fisica che il regime di Vladimir Putin continua a infliggere a un paese europeo o, peggio, che inizino a considerare troppo alti i costi di sostenere la coraggiosa resistenza del popolo ucraino. Ma la scelta dell’aggettivo “esistenziale” da parte di Kristersson va ben oltre.

 

La posta in gioco di questa guerra supera le conquiste territoriali che i cantori della pace a qualsiasi costo vorrebbero lasciare a Putin. Una sconfitta dell’Ucraina, anche parziale, sancirebbe la legge del più forte nelle relazioni internazionali e negherebbe il diritto di paesi e popoli di scegliersi il proprio destino. L’Europa sarebbe minacciata dalle prossime mire revansciste della Russia. Il mondo si troverebbe alla mercé dell’espansionismo della Cina. Anche se non può farsi coinvolgere direttamente per il pericolo di una conflagrazione nucleare, di fronte a una guerra il cui esito è “esistenziale”, l’Ue può e deve fare molto di più con aiuti finanziari massicci per sostenere il bilancio di Kyiv e la riparazione delle infrastrutture o con la fornitura di armi molto più sofisticate per proteggere i cieli ucraini e colpire le forze russe sul terreno.

L’obiettivo minimo dovrebbe essere tornare alle linee precedenti al 24 febbraio. Prima accadrà, prima Volodymyr Zelensky sarà in posizione di forza per eventuali futuri negoziati. La vittoria dell’Ucraina è la precondizione di una pace giusta e duratura in Europa e nel mondo.

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