L’invasione russa dell’Ucraina sta portando alla peggiore spaccatura tra i due paesi dai tempi dell’Unione sovietica. E ora Mosca minaccia anche di chiudere l’Agenzia ebraica, un’organizzazione affiliata al governo israeliano che aiuta gli ebrei a emigrare in Israele
L’invasione russa dell’Ucraina sta portando alla peggiore spaccatura tra Russia e Israele dai tempi dell’Unione sovietica, mettendo in discussione trent’anni di relazioni proficue per entrambi. I rapporti tra Mosca e Gerusalemme iniziarono a migliorare in maniera esponenziale dal 2000 in poi con l’ascesa al potere del leader russo più filoisraeliano di sempre, Vladimir Putin, e con l’elezione nel 2001 del leader israeliano più filorusso di sempre, Ariel Sharon. Da quel periodo in poi, nonostante i nemici di Israele usassero armi russe e in molti casi avessero rapporti stretti con il Cremlino, le relazioni politiche, economiche e culturali, diventarono sempre più strette; anche a dispetto delle ancora più strette relazioni tra Israele e Stati Uniti.
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