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◉ LA GIORNATA

Guerra in Ucraina. Le notizie del 10 maggio

Secondo l'intelligence americana una parte delle truppe russe in Ucraina ha smesso di obbedire ai comandanti. Biden firma una legge per armare Kyiv, Mosca bombarda Odessa

Giorno 76 dall'invasione della Russia in Ucraina. Le notizie, in breve:

  • Zelensky ha esortato la comunità internazionale ad adottare misure immediate per far terminare nel più breve tempo possibile il blocco russo dei porti ucraini per permettere le spedizioni di grano e prevenire una crisi alimentare globale;
  • Le forze russe hanno intensificato gli attacchi sull'acciaieria Azovstal di Mariupol. Carri armati e artiglieria stanno colpendo dalle prime ore del giorno i luoghi dove sono asserragliati gli uomini dell'esercito ucraino;
  • Joe Biden ha firmato l'Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act per semplificare la fornitura di armi e altro materiale all'Ucraina e ai paesi dell'Europa orientale. I Democratici del Congresso degli Stati Uniti hanno anche accettato di fornire altri 39,8 miliardi di dollari di aiuti a Kyiv, secondo quanto riporta Reuters;

  • Secondo l'intelligence americana ci sono alcune truppe russe in Ucraina che non stanno obbedendo agli ordini del Cremlino;

  • L'esercito russo ha colpito siti turistici e distrutto cinque edifici ferendo due persone a Odessa;

  • L'Ucraina ha presentato la seconda parte di un questionario formale per ottenere la candidatura all'adesione all'Ue. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha suggerito che la candidatura dell'Ucraina potrebbe “durare diversi anni, anzi, probabilmente diversi decenni”. Intanto Ursula von der Leyen ha elogiato i "progressi" compiuti da Viktor Orbán durante le discussioni relative al sesto pacchetto di sanzioni dell'Ue.

   


 

Per sostituire i missili Usa mandati all'Ucraina servirà almeno un anno

Per sostituire i missili inviati all'Ucraina, potrebbe servire agli Stati Uniti almeno un anno, nella migliore delle ipotesi. È quanto affermato da Christine Wormuth, segretario dell'esercito americano, secondo quanto ricostruito da Cnn. Ma la tempistica “varia a seconda di quali sono i sistemi".

Per quanto riguarda i missili Javelin, ha spiegato il militare un'audizione della sottocommissione per gli stanziamenti del Senato sulla Difesa, potrebbe volerci un "periodo di un anno". Dipende dalla società Raytheon, quella che produce i missili e dalle sue capacità.

"Sui Javelins, penso che Raytheon stia cercando di accelerare davvero, se possono arrivare entro un periodo di un anno. Ma non sono sicuro, penso che potrebbe volerci un po' più di tempo, stiamo cercando di lavorare in maniera accelerata", ha detto Wormuth.

Sulla sostituzione delle scorte statunitensi dei missili Stinger, Wormuth ha affermato invece che "ci vorrà più tempo”, in quanto al momento non è aperta una linea di produzione.


 

La Bielorussia schiera forze operative al confine con l'Ucraina

La Bielorussia schiererà unità di forze operative speciali in risposta alla creazione di un contingente di 20 mila soldati ucraini vicino ai suoi confini. Lo ha annunciato il capo di Stato maggiore generale bielorusso, Viktor Gulevich, citato dal canale Telegram del dipartimento militare di Minsk. "Il raggruppamento creato dalle Forze armate dell'Ucraina nella direzione operativa meridionale richiede una nostra risposta", ha rimarcato Gulevich. Allo stesso tempo il presidente bielorusso Aljaksandr Lukashenka ha detto che Minsk "aiuterà la Bielorussia nel campo della produzione di missili, compresi quelli del tipo Iskander".


 

Ci sono ancora 100 mila civili bloccati a Mariupol, dice il sindaco

Sono 100 mila i civili di Mariupol che aspettano di essere evacuati dalla città, sempre assediata dalle truppe russe. È la stima sindaco di Mariupol, Vadim Boychenko, sul canale Telegram del consiglio comunale della città portuale.

"Devono avere la possibilità di un'evacuazione sicura. Per fare questo, ci deve essere un regime stabile di cessate il fuoco, che viene spesso violato dagli occupanti russi", ha detto il primo cittadino. Per il sindaco è molto difficile organizzare una missione umanitaria a Mariupol, ma "dobbiamo fare tutto il possibile insieme alla comunita' internazionale per riuscirci".

Nel frattempo si combatte ancora ad Azovstal dove, secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, ci sono più di mille combattenti ucraini, di cui un centinaio rimasti feriti.

In mattinata, il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, citato dall'agenzia di stampa "Rbk Ucraina, aveva parlato di una situazione drammatica all'interno dell'impianto siderurgico: a causa dei bombardamenti russi sono stati persi i contatti con l'ospedale da campo allestito nelle vicinanze della struttura. "Non sappiamo nemmeno dove evacuare i feriti", ha detto Palamar.

 


Cadaveri di soldati russi abbandonati nella regione di Kharkiv

I soldati ucraini hanno trovato nella regione di Kharkiv decine di cadaveri di soldati russi abbandonati sul campo di battaglia e nelle case dei villaggi liberati dall'esercito di Kyiv.

Lo afferma su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, secondo quanto riferisce Ukrinform. "Troviamo i loro corpi per le strade, nelle abitazoni - ha detto -. Non sono stati nemmeno sepolti, li hanno lasciati nelle discariche. Quando si ritirano, non raccolgono i cadaveri dei loro soldati. Questo testimonia la loro etica, i principi e le regole di guerra".


 

Colloquio Macron - Xi Jinping: impegno comune nel  rispettare integrità e sovranità dell'Ucraina

Il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto questa mattina un colloquio telefonico durante il quale. secondo quanto reso noto dall'Eliseo è stata affrontata anche la situazione ucraina. "I due capi di Stato - recita il comunicato della presidenza francese - hanno ricordato il loro impegno a rispettare l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina e hanno convenuto sull'urgenza di raggiungere un cessate il fuoco".

I due leader hanno inoltre concordato che dovrebbero essere sostenuti tutti gli sforzi volti a fornire sostegno umanitario alla popolazione ucraina. Inoltre hanno discusso del rischio di una crisi alimentare. 


 

Cosa sono i missili ipersonici Kinzhal che hanno colpito Odessa

Intorno alle 22.30 di ieri un attacco missilistico russo ha colpito la città di Odessa, distruggendo un centro commerciale e alcuni edifici limitrofi. Altri missili sono stati lanciati contro il vicino villaggio di Zatoka, nota località turistica dell’Ucraina sud-occidentale.

Secondo i russi queste strutture avrebbero ospitato mercenari e volontari provienienti dai paesi occidentali. Il Centre for Defence Strategies, un think tank ucraino che redige aggiornamenti costanti sulla situazione militare, ha affermato che i missili caduti su Odessa sarebbero del tipo Kh-47M2 Kinzhal
 

 

 

Il blocco dei porti ucraini e il rischio crisi alimentare globale

"È importante impedire una crisi alimentare nel mondo causata dalle azioni aggressive della Russia. Chiediamo misure immediate per sbloccare i porti ucraini per permettere le esportazioni di grano", ha detto Voldymyr Zelensky nel suo ultimo messaggio, sottolineando ancora una volta come le conseguenze del conflitto non siano solo politiche o militari e vadano ben oltre i paesi coinvolti.

Ucraina e Russia sono infatti tra i maggiori produttori mondiali di grano, che viene esportato praticamente in tutto il mondo.  

 


 

Mosca dice di aver iniziato a fornire petrolio a nuovi acquirenti nella regione Asia-Pacifico

Mosca ha iniziato a fornire petrolio a nuovi acquirenti nella regione Asia-Pacifico. Lo ha dichiarato il vice premier ed ex ministro dell'Energia russo, Aleksandr Novak, aggiungendo che la Russia sta valutando una serie di progetti infrastrutturali per diversificare le esportazioni.

In particolare è in discussione l'ampliamento dell'oleodotto Siberia orientale-Oceano Pacifico per aumentare le forniture di energia alla Cina. Nelle scorse settimane lo stesso presidente Vladimir Putin aveva incaricato il governo di fornire entro il primo giugno un piano per la costruzione delle infrastrutture necessarie per riorientare le forniture energetiche dall'Europa verso oriente. 

Il peso delle sanzioni, con un nuovo pacchetto in arrivo da parte dell'Ue, comincia a farsi sentire in maniera significativa.

 


 

La Lituania riconosce  il genocidio e la Russia come stato terrorista

Il Parlamento della Lituania ha adottato oggi una risoluzione in cui la Russia viene riconosciuta come uno stato terrorista e la guerra in Ucraina come genocidio. La norma è stata approvata all'unanimità dai deputati.

La risoluzione afferma che, durante l'invasione, l'esercito russo ha commesso enormi crimini di guerra, in particolare a Bucha, Irpin, Mariupol, Borodyanka e Hostomel. "Il Seimas (il Parlamento) della Lituania riconosce l'aggressione armata su vasta scala contro l'Ucraina da parte delle forze armate della Federazione Russa e della sua leadership politica e militare, iniziata il 24 febbraio 2022, come genocidio del popolo ucraino", si legge nel documento. 

Questa mattina il parlamento lituano ha ospitato l'intervento di Olena Kondratiuk, la vicepresidente del parlamento ucraino


 

Kim Jong-un: "Ferma solidarietà" a Putin

"Ferma solidarietà alla causa del popolo russo per sradicare la minaccia politica e militare e il ricatto da parte delle forze ostili e salvaguardare la dignità, la pace e la sicurezza del Paese": è uno dei passaggi più significativi della lettera che ieri il leader nord coreano Kim Jong-un ha mandato a Vladimir Putin, in occasione delle celebrazioni del 9 maggio. Kim si è inoltre detto "convinto che le relazioni strategiche e tradizionali di amicizia tra i due paesi si  svilupperanno in modo stabile". 


 

Kuleba al Ft: Se Bruxelles non candida l'Ucraina a entrare in Ue è un inganno

“Se non otteniamo lo status di paese candidato, significa solo una cosa, che l'Europa sta cercando di ingannarci. E non lo manderemo giù". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano britannico "Financial Times", aggiungendo che: “L'Ucraina è l'unico posto in Europa dove le persone muoiono per i valori su cui si basa l'Ue. E penso che questo dovrebbe essere rispettato". 

"Tre mesi fa, questo paese non aveva nemmeno la prospettiva di entrare a far parte del gruppo. Ora stanno discutendo su quanto tempo ci vorrà", ha sottolineato Kuleba. Ieri il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che l'adesione dell'Ucraina all'Ue potrebbe richiedere "diversi anni".


 

"Accordo sulle sanzoni a giorni", dice il ministro per gli Affari europei francese

Un accordo sulla sesta serie di sanzioni europee contro la Russia è possibile "in settimana, senza dubbio questioni di giorni". Lo ha dichiarato questa mattina il ministro francese degli Affari europei Clement Beaune, in qualità di esponente della presidenza francese della Ue. "Occorre procedere rapidamente e dobbiamo avere fiducia: ci sarà un pacchetto di sanzioni europee molto potenti, usciremo progressivamente con un calendario prima dal petrolio russo ma in generale dagli idrocarburi russi", ha aggiunto l'esponenete del governo francese.

 


 

Oltre 112mila ucraini arrivati in Italia. 22.788 minori frequentano la scuola

Sono 112.098 le persone arrivate finora in Italia: 58.334 donne, 15.256 uomini e 38.508 minori: lo comunica il Viminale specificando che Napoli, Bologna, Milano e Roma sono le destinazioni più frequenti.
 

Tra i rifugiati ucraini, si contano anche 22.788  studenti accolti nelle scuole italiane di cui 5.060 nella scuola dell'infanzia, 10.399 nella primaria, 5.226 nella secondaria di primo grado e 2.103 nella secondaria di secondo grado.


 

Ritrovati  corpi di 44 civili sotto le macerie a Izyum

"Nella città di Izyum temporaneamente occupata, dalle macerie di un edificio di cinque piani distrutto dagli occupanti nella prima decade di marzo, sono stati trovati i corpi di 44 civili. Questo è un altro orribile crimine di guerra degli occupanti russi contro i civili", ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, citato dall'agenzia ucraina Unian.


 

Odessa colpita anche con missili ipersonici

Ieri sera Odessa è stata colpita da pesanti attacchi missilistici, inclusi tre missili ipersonici Kinzhal, che avrebbero distrutto un centro commerciale, un magazzino e due hotel, secondo quanto ricostruito da Cnn. Una persona è morta e cinque sono state ricoverate in ospedale, hano riferito funzionari ucraini, aggiungendo che il bilancio non è definitivo e si temono danni e un numero di vittime più ingente.
 


Onu: 3.381 morti civili dall'inizio della guerra

Seconodo l'ultimo aggiornamento della missione Onu per i diritti umani, sono almeno 7.061 vittime civili, di cui 3.381 morti e 3.680 feriti. "Le cifre reali sono probabilmente molto più alte", aggiungono le Nazioni Unite

 


 

Comune di Mariupol: ancora civili nell'accieria, continua assalto russo
 

"Almeno 100 civili rimangono nei rifugi, senza contare i militari. Tuttavia, ciò non riduce l'intensità degli attacchi degli occupanti. L'artiglieria pesante e gli aerei hanno continuato a bombardare l'impianto per tutto il giorno", ha detto Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, sul suo canale Telegram

Tuttavia, a suo dire, i tentativi di prendere d'assalto l'acciaieria continuano a fallire. In precedenza, la ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati e vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, aveva affermato invece che tutte le donne, i bambini e gli anziani erano stati evacuati da Azovstal, dove intanto sventola ancora una bandiera dell'Ucraina.


 

Il Consiglio per i diritti umani dell'Onu si riunirà per parlare di Ucraina

Questa settimana il Consiglio per i diritti umani dell'Onu si incontrerà in una riunione speciale sull'Ucraina dopo la richiesta avanzata da Kyiv. Lo ha confermato il portavoce Rolando Gomez. La decisione è stata presa in seguito alle insistenze di Yevheniia Filipenko, ambasciatrice dell'Ucraina presso le Nazioni Unite, che ha scritto una lettera esortando il Consiglio a considerare "le recenti segnalazioni di crimini di guerra e violazioni su larga scala nella città di Bucha e le continue notizie di vittime di massa nella città di Mariupol". Il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Germania sono stati tra i primi 55 paesi a firmare il documento. L'incontro, che dovrebbe svolgersi giovedì, potrebbe includere una risoluzione che incarichi la neonata Commissione d'inchiesta sulla guerra di fornire un rapporto dettagliato su quanto accaduto in Ucraina.

    


    

In Polonia sono arrivati 2 milioni di ucraini dall'inizio della guerra

Più di 2 milioni di ucraini hanno trovato rifugio in Polonia dall'inizio della guerra a febbraio; la stragrande maggioranza sono donne con figli. 

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