Kharkiv bombardata domenica 17 aprile 2022 (AP Photo/Andrew Marienko) 

◉ LA GIORNATA

Guerra Russia Ucraina, ultime notizie

Quattro missili hanno colpito Leopoli, dove le persone "pensavano di essere relativamente al sicuro". Si combatte ancora a Mariupol, il ministro degli esteri Kuleba: "La città non esiste più"

Giorno 54 dall'invasione russa dell'Ucraina. Le notizie in breve

  

  • Gli ultimi attacchi sono quelli che lunedì mattina hanno colpito Leopoli, distruggendo anche edifici residenziali e provocando almeno sette vittime, ma tra ieri e oggi le sirene d'allarme hanno risuonato in molte altre parti dell'Ucraina, compresa la capitale Kyiv. Non si combatte solo in Donbas, quindi, dove sembra sia iniziata la grande offensiva russa annunciata nei giorni scorsi
  • "Mariupol non esiste più", ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba. Le truppe russe, ha aggiunto, "hanno deciso di radere al suolo la città a ogni costo" ma ci sono ancora combattimenti in corso e Mariupol non è ancora caduta
  • Le sanzioni occidentali stanno iniziando a fare danni alla Russia, ha ammesso la governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina. Ma il presidente russo Vladimir Putin nega: "Autogol dell'Occidente"
  • Due britannici che combattevano con gli ucraini e che sono sttai fatti prigionieri dai russi, sono apparsi nella tv di Mosca chiedono di essere scambiati con l'oligarca filipotiniano Medvedchuk, arrestato nei gironi scorsi dall'intelligence di Kyiv
  • Per il secondo giorno consecutivo l'Ucraina e la Russia non hanno raggiunto un accordo sui corridoi umanitari

    

L'Ucraina restituisce il questionario firmato sull'adesione all'Ue

L'ambasciatore dell'Unione europea in Ucraina ha detto di aver ricevuto dal presidente Zelensky il questionario compilato: il paese si candida infatti a unirsi al blocco dei 27 stati membri. Matti Maasikas ha detto che il documento è stato restituito appena 10 giorni dopo che era stato fornito a Kyiv. "I tempi straordinari fanno passi straordinari e una velocità straordinaria", ha tuittato. Zelensky ha detto di sperare che l'Ucraina otterrà lo status di candidato entro poche settimane.

  

  

Anche Georgia e Moldavia, che confinano anche con la Russia, hanno ricevuto i propri questionari.


  

I genitori dei marinai del Moskva iniziano a smentire la versione ufficiale

Yulia Tsyvova è la madre di un marinaio di 19 anni imbarcato sull'incrociatore russo Moskva, affondato giovedì scorso nelle acque del mar Nero dopo un attacco missilistico ucraino. Questa mattina ha ricevuto una telefonata dal ministero della Difesa russo che la avvertiva che suo figlio era morto. Il numero totale di morti, feriti e dispersi rimane un segreto di stato in Russia. 

   

  

La morte di Tsyvov sulla nave da guerra è solo la seconda confermata ufficialmente dal Cremlino. Adesso i parenti di alcuni membri dell'equipaggio dell'incrociatore affondato nel Mar Nero hanno iniziato a scrivere sul principale social media russo VKontakte che i loro familiari che si trovavano sulla nave sono scomparsi. Tra gli altri, Dmitri Skrebets, reidente a Yalta, ha scritto in un post (poi cancellato dalla piattaforma) che suo figlio Igor prestava servizio sull'incrociatore e dopo l'affondamento è stato incluso negli elenchi dei "dispersi". Skrebets, nonostante sia un è un attivo sostenitore della guerra, è uno dei primi genitori ad accusare pubblicamente il ministero della Difesa russo di mentire sul caso con l'incrociatore. 

 

 

Sul Moskva, sarebbero morti almeno 40 marinai russi, e molti altri sarebbero rimasti feriti, in gran parte con gli arti mutilati. A raccontarlo alla Novaya Gazeta Europe, versione internazionale dello storico giornale indipendente russo per cui lavorava Anna Politovskaya, è stata la madre di un membro dell'equipaggio sopravvissuto.


   

Inizia la nuova grande offensiva russa nel Donbas

Il comando ucraino dice che potrebbe essere iniziata la (prevista) grande offensiva russa nell'Ucraina orientale. Lo stato maggiore delle forze armate di Kyiv scrive sui suoi canali social che ora tutti gli sforzi dell'esercito di Putin sono concentrati nel tentativo di prendere il controllo completo delle regioni di Donetsk e Luhansk, con l'intensificazione dell'azione militare anche a Kharkiv.


   

Putin decora i criminali di guerra di Bucha

Vladimir Putin ha promosso la brigata russa che ha operato a Bucha, la città ucraina dove centinaia di civili sono stati massacrati e lasciati nelle strade per giorni. Il Cremlino non sta solo ha definito falsi i crimini di guerra, ma ora promuove gli accusati.

 

  


    

Welcome back, Lenin

Sembra che nella città portuale di Henichesk, vicino a Kherson, attualmente occupata dalle truppe russe, sia stata restaurata una statua di Lenin che da anni era stata segata a metà. 

 

   

La statua era stata tagliata appena sopra le ginocchia, alcuni anni fa. Non è chiaro chi abbia aggiustato la statua, anche se un attivista dell'opposizione bielorussa suggerisce che sia opera dei russi. Luke Harding del Guardian osserva che è una mossa curiosa dato che, in un saggio della scorsa estate, Vladimir Putin ha incolpato Lenin per aver creato l'Ucraina.


      

Sul terreno

Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato il suo update di intelligence quotidiano.

   

  

I comandanti russi, sostiene Londra, sono preoccupati per il tempo che richiede la conquista di Mariupol. La resistenza ucraina ha messo a dura prova le forze russe e ha deviato uomini e materiale da altre zone, rallentando l'avanzata della Russia. L'offensiva su Mariupol ha avuto un costo significativo per i suoi residenti. Ampie aree della città e le sue infrastrutture sono state distrutte mentre la popolazione ha subito perdite significative. Nonostante le affermazioni del 24 febbraio 2022 del ministero della Difesa russo – secondo cui Mosca non avrebbe colpito le città né minacciato la popolazione – l'obiettivo russo nelle aree popolate di Mariupol è in linea con l'approccio che la Russia ha tenuto in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016, scrivono gli inglesi. 

 


   

Gli effetti (che Putin nega) sull'economia russa delle sanzioni occidentali

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che i paesi occidentali hanno segnato un autogol imponendo alla Russia sanzioni che, secondo lui, hanno portato solo a un "deterioramento dell'economia occidentale". Parlando dello stato dell'economia interna, Putin ha detto che l'inflazione si sta stabilizzando e che la domanda al dettaglio nel paese si è normalizzata.

 

 

In reltà, che le sanzioni stiano iniziando a fare danni alla Russia lo ha ammesso la stessa governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, intervenuta alla Duma, la camera bassa del Parlamento russo. Il blocco che l'Occidente ha imposto dopo il conflitto in Ucraina "ha colpito in un primo momento il mercato finanziario anche se ora avrà un impatto più forte su tutta l'economia russa. È finito il periodo in cui l'economia può vivere di riserve", ha detto la governatrice, che ha poi sottolineato come la banca centrale non "proverà ad abbasse l'inflazione a ogni costo perchè questo limiterebbe l'adattamento dell'economia" alla nuova situazione caratterizzata dalle sanzioni. "Le riserve non sono infinite - ha detto Nabiullina - e  per questo è necessario trasformare l'economia. Già nel secondo e terzo trimestre entreremo in un periodo di trasformazione strutturale e di ricerca di nuovi modelli di business", ha aggiunto. Le aziende russe dovranno adattarsi perché "i problemi principali riguarderanno le restrizioni sulle importazioni e alla logistica del commercio estero". Inoltre "i produttori russi dovranno cercare nuovi partner, una nuova logistica o passare alla produzione di prodotti delle generazioni precedenti", ma "per tutto questo ci vorrà tempo".

  

La banca centrale russa ha più che raddoppiato il suo tasso di interesse al 20 per cento il 28 febbraio, quando è arrivata la prima ondata di sanzioni, per poi ridurlo al 17 per cento l'8 aprile. Si prevede che lo abbassi ulteriormente alla prossima riunione del consiglio di amministrazione il 29 aprile. "Dobbiamo avere la possibilità di abbassarlo più rapidamente", ha detto Nabiullina. E ha poi avvertito che Mosca intende intraprendere un'azione legale contro le sanzioni occidentali che hanno congelato dai 300 ai 640 miliardi di dollari che la Russia aveva all'estero in riserve di oro e valuta estera. In seguito alle sanzioni, il settore dei servizi russo ha subito il peggior crollo dell'attività dalla pandemia di Covid-19 nel 2020 e oggi le autorità russe hanno segnalato un probabile ulteriore taglio dei tassi di interesse e una maggiore spesa di bilancio per aiutare l'economia ad adattarsi alle sanzioni occidentali. La Russia sta affrontando l'aumento dell'inflazione e la fuga di capitali ed è alle prese con un possibile default del debito. La Banca mondiale prevede che l'economia russa si ridurrà di oltre l'11 per cento quest'anno. Putin ha ammesso all'inizio della giornata che la Russia dovrà utilizzare il suo bilancio statale per sostenere l'economia e per compensare il calo dei prestiti internazionali. 

   

Sul fronte interno, il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha detto che circa 200 mila persone rischiano di perdere il lavoro nella capitale perché le società straniere hanno sospeso le attività o hanno deciso di lasciare il mercato russo e dice che le autorità di Mosca sono pronte a sostenere i disoccupati con corsi di formazione e lavori temporanei e socialmente utili.

 

Intanto, secondo il presidente della Banca mondiale David Malpass, questa settimana diversi paesi dovrebbero annunciare contributi economici per aiutare l' Ucraina attraverso il fondo fiduciario multi-donatore della Banca mondiale e fondi paralleli. Malpass ha detto che la Banca mondiale sta lavorando a un pacchetto di aiuti da 3 miliardi di dollari. Per ora ha già versato 600 milioni di dollari sul miliardo iniziale promesso a Kyiv e si sta lavorando per raccogliere il resto.


   

Due prigionieri britannici chiedono di essere scambiati con Medvedchuk

Shaun Pinner (48 anni) e Aiden Aslin (28 anni), due cittadini britannici che combattevano con le truppe ucraine e fatti prigionieri da Mosca, sono apparsi alla televisione di stato russa e hanno lanciato un appello al premier Boris Johnson per chiedere di essere liberati in uno scambio con l'oligarca Viktor Medvedchuk, il più stretto alleato di Vladimir Putin in Ucraina arrestato il 12 aprile dall'intelligence di Kyiv.

   

  

Non è chiaro con quanta libertà i due uomini potessero parlare. La scorsa settimana il Cremlino ha rifiutato l'offerta dell'Ucraina di uno scambio di prigionieri per Medvedchuk.

 

 

Quasi contemporaneamente la televisione ucraina ha mandato in onda un video di meno di 30 secondi in cui Medvedchuk lancia un appello a Putin e Zelensky proponendo di essere liberato in cambio di un salvacondotto che permetta alle forze ucraine assediate a Mariupol e ai residenti di lasciare la città.

    

 

La famiglia di Shaun Pinner, catturato a Mariupol, ha chiesto ai suoi rapitori di trattarlo come un prigioniero di guerra secondo le regole internazionali. Pinner, che ha una moglie ucraina, ha deciso di trasferirsi nel 2018 in Ucraina, dove si è arruolato. "Vorremmo chiarire – dice la nota diffusa dalla famiglia – che non è un volontario né un mercenario, ma presta ufficialmente servizio nell'esercito ucraino in conformità con la legislazione ucraina".


    

Anche oggi nessun corridoio umanitario

Per il secondo giorno consecutivo l'Ucraina e la Russia non hanno raggiunto un accordo sui corridoi umanitari per evacuare i civili dalle aree colpite dalla guerra, ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.

 


   

Aggiornamenti da Leopoli dopo l'attacco 

Maksym Kozytskyy, il capo dell'amministrazione militare dell'oblast' di Leopoli, e il sindaco della città Andriy Sadovyi hanno tenuto un punto stampa per aggiornare sulla situazione dopo che missili russi hanno colpito strutture militari e civili nella città dell'Ucraina occidentale, questa matina, uccidendo almeno sette persone e ferendone otto. Tra gli edifici colpiti c'era anche un hotel che ospitava gli ucraini fuggiti dai combattimenti in altre parti del paese, ha detto il sindaco. Ecco alcune delle ultime immagini che ci arrivano da Leopoli.

 

Vigili del fuoco combattono un incendio in un edificio civile colpito da un missile il 18 aprile a Leopoli. Foto Joe Raedle/Getty Images 
Persone in un rifugio a Leopoli. Foto Joe Raedle/Getty Images  
Una colonna di fumo sulla città, dopo gli attacchi missilistici russi (Joe Raedle/Getty Images)
  

Il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi ha accusato di nuovo la Russia di aver commesso un genocidio contro gli ucraini. "Non c'è niente di sacro per loro. Vogliono distruggerci come nazione", ha detto Sadovyi. Per questo, dice, "abbiamo solo un'opzione: combattere". E aggiunge che "l'esercito dell'Ucraina è composto di 40 milioni di persone", in riferimento all'intera popolazione del paese.

    

    

Il governatore Maksym Kozytsky ha detto anche che, secondo le informazioni preliminari, i razzi sono stati lanciati da aerei che arrivavano dalla direzione del Mar Caspio, a est dell'Ucraina.

 

L'esercito russo sostiene di aver attaccato 315 obiettivi ucraini in tutto il paese durante la notte, distruggendo quattro depositi di armi e attrezzature militari con missili Iskander, e dice di avere abbattuto tre aerei e undici droni ucraini.


       

Il Cremlino critica l'approccio dell'Ucraina ai colloqui di pace

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha criticato l'approccio dell'Ucraina ai colloqui di pace. Nel suo regolare briefing ai media, ha detto:

I contatti continuano a livello di esperti nell'ambito del processo negoziale. Purtroppo la squadra ucraina non è coerente sui punti concordati. Cambia spesso posizione e l'andamento del processo negoziale lascia molto a desiderare.

 

Peskov ha anche sostenuto che c'è ancora tempo per i paesi cosiddetti "ostili" per passare al pagamento del gas in rubli, come richiede il decreto firmato alla fine di marzo dal presidente russo Vladimir Putin.


   

Zelensky: il ritardo occidentale nell'invio delle armi dà alla Russia il "permesso di uccidere gli ucraini"

Nel suo discorso notturno, il presidente ucraino Zelensky ha chiesto più armi, descrivendo “ogni ritardo” come un “permesso alla Russia di uccidere gli ucraini”.

Stiamo facendo di tutto per garantire la difesa. Siamo in costante contatto con i nostri partner. Siamo grati a coloro che ci aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma coloro che hanno le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e ritardano la loro fornitura devono sapere che il destino di questa battaglia dipende anche da loro. Il destino delle persone che possono essere salvate. Da 53 giorni aspettiamo risposte su alcune nostre richieste di armi. E alcune di queste sono formulate in modo che la consegna possa iniziare solo a maggio. Ogni ritardo nella consegna delle armi, ogni ritardo politico, è un permesso dato alla Russia per togliere la vita agli ucraini.

   


   

11,00 L'ultima foto del Moskva 

Da questa mattina è stata diffusa su Twitter una foto che ritrarebbe l’incrociatore russo Moskva pesantemente danneggiato, poco prima dell’affondamento. L’immagine, scattata da un’altra imbarcazione a poche decine di metri di distanza, mostra la nave imbarcata sul fianco sinistro, con una nuvola di fumo che si leva all’altezza della sovrastruttura centrale e gli idranti d’emergenza in funzione.

 

 

Secondo alcuni analisti i danni mostrati in foto sono compatibili con l’impatto di missili anti-nave. Il fumo e i segni di bruciatura visibili in corrispondenza dei portelloni sul lato sinistro fanno pensare a un’esplosione di munizioni sotto la linea di galleggiamento (dove dovrebbe essere stivato il munizionamento antisommergibile).

 
Un’altra fotografia e un breve video mostrano la stessa imbarcazione con dei danni simili. La nave ritratta in foto è compatibile con una di classe Slava, identificabile dai lanciatori di missili sul lato della nave. Sulle altre due imbarcazioni di questo tipo in servizio nella marina russa non sono state diffuse notizie di danneggiamenti e questo fa propendere per il fatto che quello ritratto in foto sia effettivamente il Moskva.

 

 
Come fanno notare alcuni commentatori, le scialuppe di salvataggio risultano assenti, avvalorando l’ipotesi che l’equipaggio avesse già abbandonato la nave quando è stata scattata la fotografia. Il mare abbastanza calmo visibile in foto screditerebbe la versione del Cremlino, che aveva parlato di un affondamento dovuto alle condizioni metereologiche. 

Domenica, un servizio del quotidiano Novaya Gazeta Europe ha suggerito che circa 40 marinai potrebbero essere stati uccisi, molti dispersi e molti altri feriti.


  

"Le truppe russe sono entrate a Kreminna, l'evacuazione è impossibile"

Il governatore dell'oblast di Luhansk, Serhiy Haidai, ha detto che l'esercito di Mosca è entrato nella città di Kreminna. In questa città del Donbas, che prima della guerra ospitava 20.000 persone, oggi si combatte per strada. Un'evacuazione era prevista per questo lunedì, ma al momento non ci sono le condizioni.


  

Morti e feriti dopo gli attacchi a Leopoli 

Almeno sei persone sono morte e otto ferite durante l'attacco di questa mattina a Leopoli. Tra le vittime c'è anche un bambino. Lo ha detto il governatore regionale Maksym Kozytsky secondo quanto riportano i media internazionali. Le armi russe hanno colpito una stazione ferroviaria e delle infrastrutture militari, causando gravi danni, secondo l'esercito di Kyiv. 


  

Missili su Leopoli 

Quattro missili hanno colpito la regione di Leopoli: la conferma arriva dal governatore Makysm Kozytskyi. Secondo gli inviati della Bbc sul posto l'allarme aereo è suonato circa 45 minuti prima dell'esplosione. Molte persone erano ancora per strada e gli stessi giornalisti hanno visto il fumo nero alzarsi per aria dall'ultimo piano del loro hotel. "La gente pensava di essere relativamente al sicuro", abbastanza lontana dalla prima linea dei combattimenti nell'est del paese, ha spiegato il reporter della Bbc Dan Johnson. "State nei rifugi", ha detto il governatore della regione ai cittadini. 


  

Tanti civili tornano in Ucraina

Sono di più le persone che hanno attraversato la frontiera polacca per rientrare in Ucraina di quelle che sono uscite, per la prima volta dall'inizio della guerra, quasi due mesi fa. Lo riporta la Bbc, spiegando che sabato sono state quasi 22 mila le persone che sono entrate nel paese e 19.200 sono andate via secondo i dati del servizio di frontiera polacco.


  

Colpita Kharviv: in cinque sono morti, 13 i feriti 

Il centro di Kharkiv, a nord est del paese vicino al confine russo, è stato bombardato domenica. Sono morte cinque persone e 13 sono rimaste ferite secondo i dati diffusi dai funzionari sanitari locali.

 

 

Il reporter ucraino di Associated Press Mstyslav Chernov è sul posto e sul suo profilo Instagram ha condiviso alcune immagini dei soccorsi. "L'attacco ha colpito i condomini ha lasciato per strada vetri rotti e altri detriti, compreso il pezzo di un razzo", ha raccontato Chernov. "Vigili del fuoco e residenti si sono affrettati a spegnere le fiamme in diversi appartamenti, mentre medici e militari ucraini hanno cercato di aiutare i feriti in strada".


  

Ucciso un altro generale russo 

Il vice comandante dell'ottava armata, il maggiore generale Vladimir Frolov è stato ucciso in combattimento la settimana scorsa. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del sindaco di San Pietroburgo, città dove si è tenuto ieri il funerale. Secondo fonti internazionali si tratta di almeno il quindicesimo generale dell'esercito di Mosca caduto dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio scorso.

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