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editoriali

Un anno senza Navalny

Redazione

Il 17 gennaio 2021 è stato arrestato il più famoso degli attuali oppositori russi. Il suo ritorno nel paese, la colonia penale e la repressione totale di Vladimir Putin

Il 17 gennaio dello scorso anno un aereo della compagnia russa Pobeda che viaggiava da Berlino a Mosca venne costretto a fare strane manovre in cielo. Sarebbe dovuto atterrare all’aeroporto di Vnukovo, ma venne fatto arrivare a Sheremetyevo. La strada tra i due aeroporti venne chiusa. A bordo di quell’aereo c’era Alexei Navalny, il più famoso degli attuali oppositori russi, sopravvissuto qualche mese prima a un tentato omicidio: un avvelenamento da Novichok, al quale una produzione Cnn e Hbo ha dedicato un docufilm che uscirà a breve con il titolo “Navalny. Poison always leaves a trail”.

Arrivato a Mosca con sua moglie Yulia, Navalny venne arrestato e poche settimane dopo venne rinchiuso nella colonia penale in cui si trova ancora adesso. Il 17 gennaio del 2021 segna una data importante per la Russia, da quel momento ha avuto inizio una repressione capillare di ogni movimento di opposizione, un’involuzione politica ma anche sociale e storica che ha portato fino alla liquidazione della ong Memorial. Gli alleati di Navalny sono stati incarcerati, multati, alcuni sono fuggiti, molti sono stati segnalati come estremisti, al pari dei militanti dello Stato islamico.

 

Quello che voleva Putin era che Navalny venisse dimenticato, demonizzato, ma anche che non fosse più in grado di parlare ai suoi, alle persone che lo ascoltavano e che iniziavano a vederci un’alternativa a Putin. E in questo il presidente russo è riuscito bene, Navalny è stato silenziato e oscurato, per quanto abbia tentato di farsi sentire dalla colonia penale, la sua presenza è sempre più evanescente. Ieri c’è stata e una sua rara apparizione, ha detto di non essersi pentito per essere tornato in Russia. L’opposizione in Russia è ormai qualcosa di impalpabile e il paese è sempre più bloccato in un gioco al passato, nostalgico di una storia sanguinosa e allergico al futuro. Non importa quali idee abbia Navalny, Putin ha dimostrato di non sopportare più la democrazia e in un anno, per paura di un uomo, ha messo in piedi un regime sempre più autoritario  per proteggere se stesso e il suo sistema.

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