Bernd Lucke (Ansa)

la sentenza

La Germania può ratificare il Recovery, dicono i giudici di Karlsruhe

David Carretta

Respinta la richiesta presentata dal fondatore del partito di estrema destra Afd, Bernd Lucke. Adesso all'appello manca la Polonia. Si avvicina intanto la scadenza "soft" del 30 aprile per la presentazione dei rispettivi piani nazionali 

La Corte costituzionale tedesca ha deciso di permettere alla Germania di completare la ratifica della decisione sulle risorse proprie dell'Unione europea, rimuovendo uno degli ostacoli maggiori a una rapida messa in opera del Recovery fund da 750 miliardi. I giudici di Karlsruhe hanno respinto la richiesta di sospendere la ratifica, spiegando che un rinvio del Recovery fund “impatterebbe in modo avverso per gli obiettivi di politica economica” e che “gli svantaggi risultanti potrebbero rivelarsi irreversibili”. Secondo la Corte, “dato che come uno strumento di ripresa, Next Generation Eu ha l'obiettivo di affrontare le conseguenze economiche della pandemia Covid-19 e prevede che siano adottate misure in un periodo di tempo relativamente breve”, un rinvio “minerebbe l'obiettivo perseguito”. I giudici hanno anche tenuto conto della posizione adottata dal governo di Angela Merkel: rinviare la ratifica avrebbe portato a “tensioni significative nelle relazioni internazionali e europee”. 

 

 

La procedura davanti a Karlsruhe sul ricorso contro il Recovery fund presentato dal fondatore di Alternativa per la Germania, Bernd Lucke, andrà avanti. La Corte ha riconosciuto che alcuni argomenti potrebbero essere fondati. Ma nel frattempo cade l'ordine che i giudici costituzionali avevano diretto al presidente della Repubblica federale, Frank Walter Steinmeier, a fine marzo di non firmare la legge di ratifica della decisione sulle risorse proprie. Il voto a favore al Bundestag era stato massiccio: 478 voti a favore (compresi quelli dei Verdi e dei Liberali all’opposizione) 95 contrari e 72 astensioni. La decisione sulle risorse proprie è la base del Recovery fund: è lo strumento giuridico che permette alla Commissione di indebitarsi sui mercati e finanziare Next Generation Eu.

 

La Germania diventerà il 18o paese sui 27 stati membri a ratificarla. Il sollievo a Bruxelles, dove alcuni temevano che il giudizio preliminare di Karlsruhe si sarebbe trascinato fino all'estate, è enorme. “Saluto positivamente la decisione di oggi”, ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen: “L'Ue resta sulla strada giusta per la sua ripresa economica dopo una pandemia senza precedenti”. Secondo il ministro tedesco per gli Affari europei, Michael Roth, questo è “un buon giorno per l'Europa e per lottare in modo solidale contro le conseguenze economiche e sociali della pandemia”.

 

Ora il principale ostacolo per l'entrata in funzione del Recovery fund è la Polonia. La coalizione ultra-nazionalista al governo a Varsavia è spaccata, con un piccolo partito alleato del PiS contrario a ratificare la decisione sulle risorse proprie. Bruxelles sta facendo pressione sull'opposizione polacca perché dia il suo assenso in Parlamento. La Commissione è fiduciosa di poter concludere il processo di ratifica in tutti i 27 stati membri entro giugno. Nel frattempo si avvicina la scadenza del 30 aprile, entro la quale i governi dovrebbero presentare i loro piani di ripresa e resilienza per ottenere i fondi del Recovery fund.

 

 

I paesi più vicini al traguardo sono Grecia, Spagna, Portogallo e Francia. Paesi Bassi e Finlandia hanno già annunciato che non rispetteranno la scadenza. La data del 30 aprile è “soft”, dice al Foglio un diplomatico. “Non esageriamo l'importanza di questa scadenza”, ha detto luned' il portavoce della Commissione, Eric Mamer. Elaborare i piani nazionali per il Recovery “è un compito difficile per tutti gli stati membri” e “alcuni governi possono avere bisogno di più tempo. Per noi della Commissione la priorità è la qualità”, ha detto la portavoce: “E' nell'interesse di tutti che alla Commissione arrivino piani di qualità”. Vale anche per l'Italia.

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