Chattare di Unione europea con Marion Van Renterghem

Il cuore franco - tedesco e il suo appuntamento mancato, le elezioni, il nostro destino e i suoi libri tra incontri e scoperte

Abbiamo chattato delle elezioni francesi, del cuore franco-tedesco e di molto altro con Marion Van Renterghem, storica giornalista del Monde ora a Vanity Fair, autrice di un libro appena uscito, "Mon Europe, je t'aime moi non plus. 1989-2019", che è bello e anche doloroso. Nel 2017 aveva pubblicato "Angela Merkel, l'ovni politique", un libro sulla cancelliera tedesca pieno di aneddoti.

(Le risposte sono in francese, qui trovate la traduzione se volete)

 

Prima di tutto: che succede se davvero vince la Le Pen?

E' agitata anche lei, insomma. E del cuore franco-tedesco che ne pensa?

Per lei, si tratta di un appuntamento mancato.

L'Europa è cambiata molto. Nel suo ultimo libro, Marion fa un viaggio nello spazio e nel tempo per raccontare questa trasformazione. Ecco cosa ha scoperto:

La rabbia, il risentimento. Ma è per via dell'economia o c'è qualcosa di più profondo, di culturale?

Questo libro è fatto di persone, di incontri, di scoperte.

L'incontro più bello, l'incontro più angosciante e quello più emozionate?

Fa quattro nomi: il suo ex capo che oggi è ministro della Giustizia in Ungheria, László Trócsányi; l'ex presidente della Lettonia, Vaira Vike-Freiberga; il commerciante di Dublino John Corcoran; l'amico di Steve Bannon, Benjamin Harnwell.

Il nostro grande classico, per finire. Volendo parafrasare Donald Tusk che ha riservato un posto speciale all'inferno per i brexiteers...

(L'intervista a Marion Van Renterghem è stata pubblicata su EuPorn, la newsletter europea del Foglio che arriva ogni giovedì e durerà fino al 26 maggio.)

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