Il Sabba delle streghe putiniane e il mito della reincarnazione
In Russia c’è chi crede che il presidente sia una divinità. Idee da non suggerire agli adoratori italiani del capo del Cremlino
Roma. Di idee la Russia ne dà tante. Lontana, ma presente nel dibattito europeo, ha influenzato, incuriosito, ispirato, da sempre. Dapprima punto di riferimento dei comunisti che tardivamente si sono accorti che no, Mosca non era il paradiso di eguaglianza che credevano, era piuttosto una terra povera e stanca, costantemente in corsa dietro a un’idea di se stessa. Poi la Russia in Italia è tornata a essere un modello per questo governo bipolare, che trova un punto di unione proprio nella figura del capo del Cremlino. Prendere Mosca come esempio è rischioso e speriamo che non tutte le idee vengano prese in considerazione, che almeno qualche amena manifestazione dell’animo russo, come questa che stiamo per raccontarvi, rimanga lì, confinata nel folklore lontano e non venga importata dai nostri governanti, sempre attenti a osservare le mosse russe. Ecco. Martedì c’è stato un raduno di streghe e di veggenti in Russia, non si trattava di streghe qualsiasi, ma di streghe putiniane che si sono incontrate per infondere energia nel loro presidente, ultimamente un po’ assente. Le donne affermano di avere poteri soprannaturali, hanno una leader autoproclamata, Alena Polyn, e, intervistate dai giornalisti incuriositi da questo sabba putiniano, hanno detto di voler migliorare il mondo attraverso la Russia e praticando un rituale, chiamato il cerchio del potere, hanno letto incantesimi, intonato formule magiche e litanie pagane per dare forza e salute al capo del Cremlino. La cultura russa è piena di misticismo da sempre, rituali, fattucchiere, guaritori godono ancora di molta fiducia, e il ministero della Sanità ha lanciato un allarme importante segnalando che aumenta il numero dei russi che si fida di più della magia che della medicina. Duole notare che anche questo dato accomuna l’Italia e Mosca, un tempo chiamata la Terza Roma.
La riunione di donne incappucciate, in tunica nera, riunite in cerchio ciascuna con il proprio sapere mistico, è il segnale di come viene percepito il presidente russo, di come la sua personalità o la sua missione secondo alcuni esponenti della società abbia in sé qualcosa che, più che al volere dell’elettorato, risponde a un volere divino. E qui si finisce in un labirinto, in una stanza di specchi. Perché se le streghe hanno invocato il misticismo per guidare Vladimir Putin nella sua missione di aiutare la Russia e quindi il mondo, in alcune zone della nazione c’è chi invece crede che sia il presidente stesso a incarnare la divinità. A Bolshaya Yelnya, nella regione di Nizhny Novgorod, sulle rive del Volga, c’è una comunità – anche loro come le streghe sono tutte donne – che venera il presidente russo. Il villaggio è famoso per una tale Maria Photina, il cui vero nome è Svetlana Frolova, la quale ha iniziato ad adorare Vladimir Putin. Si sono aggiunte altre seguaci, tutte vestite in tunica, con sandali, il capo coperto da un velo scuro, nero, grigio, marrone. Sono tutte convinte che Vladimir Vadimirovich Putin sia la reincarnazione di San Paolo, pregano delle icone che lo ritraggono più come una rockstar che come un santo, baciano la sua immagine e spiegano che esiste anche una ragione per questa corrispondenza tra la vita del presidente e quella del santo: sono due condottieri, dei difensori della cristianità e prima di mettersi al servizio della croce erano due miscredenti. San Paolo si convertì sulla via di Damasco e Putin, una volta dismessa la divisa del Kgb, i servizi segreti sovietici. Anche i sondaggi indicano che il rapporto tra i russi e il presidente sia avvolto da un’aura di misticismo, più della metà della popolazione crede che sia investito di una missione divina, per qualcuno è la reincarnazione dello zar, per altri è un santo. Che sia il sabba delle streghe putiniane o delle seguaci di San Paolo, sono sempre tutte donne a promuovere questa alchimia di culto della personalità, cristianesimo, superstizione, credenze politiche ed esoterismo che speriamo non contagi i nostri adepti del putinismo.
Isteria migratoria