Emmanuel Macron e Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi (foto LaPresse)

L'endorsement di Macron a Gentiloni

Redazione

Il presidente francese, in visita a Roma, elogia pubblicamente il premier: "Mi auguro che potremo continuare il lavoro che abbiamo cominciato insieme"

E' un endorsement chiaro e senza esitazioni quello di Emmanuel Macron al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. "Spetterà al popolo italiano esprimersi, mi guardo bene dal farlo io, ma consentitemi di dire che l'Europa ha avuto molta fortuna ad avere Gentiloni in questa funzione". Così il presidente francese ha teso la mano al premier italiano durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il vertice bilaterale di Roma nell'ambito del Med7, il summit dei leader dell'Europa del sud. "La sua azione in Italia e in Europa, in particolare con la presidenza del G7 e come membro del Consiglio di Sicurezza dell'Onu – ha riconosciuto ancora Macron – ha permesso di avviare una nuova dinamica a livello europeo, le scelte, i compromessi che sono stati sempre trovati ci hanno consentito di avanzare in tempi non facili. Mi auguro che potremo continuare il lavoro che abbiamo cominciato".

 

 

Macron ha lanciato anche un appello europeista, un'Unione che "vogliamo rendere più sovrana, unita e democratica. L'Ue è positiva per l'Italia e per l'Italia è positiva l'Europa", ha aggiunto il presidente francese, che poi ha voluto sottolineare il ruolo del governo di Roma nella riduzione del fenomeno dei migranti: "L'Italia ha fatto un ottimo lavoro nel 2017, cui rendo omaggio, per ridurre la destabilizzazione causata dal fenomeno migratorio. Ha tutto il mio rispetto per il lavoro condotto". 

  

  

In merito ai futuri equilibri europei e al ruolo dell'Italia dopo gli accordi tra Parigi e Berlino, Macron ha parlato di "un'amicizia speciale e specifica" con Roma. "Il nostro legame ha un'altra storia culturale. Non è in concorrenza né è inferiore ma perfettamente complementare a quello franco-tedesco. Un rapporto forte a tutti i livelli cui abbiamo voluto dare una forma nuova con il trattato del Quirinale", che sarà firmato entro l'anno e che servirà a "dare nuove prospettive, a prendere atto di simboli, di nuove forme di cooperazione, che ci consentiranno di andare oltre". Oggi stesso, ha aggiunto, sarà istituito "un gruppo di alto livello per questo lavoro, che concluderemo" entro il prossimo vertice italo-francese che si terrà in Italia.

 

Macron è stato ricevuto in mattinata al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella, e ha poi fatto visita alla Domus Area

  

 

  

"Italia e Francia andranno avanti con la Germania e gli altri paesi", è stato il commento di Paolo Gentiloni, che ha invitato al realismo sull'Europa a più velocità: "nella discussione che abbiamo fatto dieci mesi fa, in preparazione dei trattati, per mettere una frase sui diversi livelli di integrazione c'è stata una trattativa molto complicata, non è stato facile. Capisco benissimo che di fronte a questo discorso in astratto ci possa essere una reazione di qualche paese che possa sentirsi escluso". Questo è il messaggio che arriva dal bilaterale con Macron, che "nessuno viene escluso, ma che i percorsi vanno avanti: il processo non può essere condizionato dal vagone più lento del nostro treno". 

  

Gentiloni ha sottolineato la "notevole" importanza del trattato del Quirinale. "Tra qualche anno forse si potrà dire che è stata storica". In pratica, ha spiegato, si tratta di "un'operazione di formalizzazione della nostra collaborazione che è rivolta al futuro". Anche perché "Italia, Germania e Francia hanno bisogno di essere tra i promotori di un'Europa più ambiziosa e il fatto che tra i nostri due paesi si strutturi meglio la collaborazione è assolutamente fondamentale".