Ian Paisley

Chi era “Mister No” Paisley, il fondatore del Dup che urlò "Anticristo" a Wojtyla

Maurizio Stefanini

La strana storia del reverendo presbiteriano. Nel 1971 fondò il partito dell'Irlanda del nord che oggi sostiene Theresa May

“I nostri padri ti conoscono da molto tempo,/ Roma, e il tuo nome è il male”. E' uno degli inni preferiti dai 15.000 fedeli della Free Presbyterian Church of Ulster, fondata dal reverendo Ian Paisley nel 1951. Ma Paisley non si limitava a cantare. Nel 1962 venne arrestato per disturbo della quiete pubblica a Roma, dove si era recato per protestare contro la partecipazione di osservatori protestanti al Concilio Vaticano II. Nel 1966 riuscì a introdursi nell'aereo che trasportava a Roma arcivescovo di Canterbury Ramsey, per essere rimandato indietro all’arrivo. Nel 1988 fu portato di peso fuori dal Parlamento europeo per essersi messo a gridare “Anticristo!” nel momento in cui Papa Giovanni Paolo II aveva iniziato a parlare nell'emiciclo. Infatti, nel 1970, Paisley era stato eletto ai Parlamenti di Londra e di Belfast. Poi, nel 1979, anche a quello di Strasburgo. Nel 1971 aveva fondato il Democratic Unionist Party (Dup): simbolo, un leone di profilo con la criniera chiazzata nel bianco, rosso e blu della Union Jack. Ebbene, è con l’appoggio determinante del Dup che oggi si regge il governo conservatore di Theresa May. 14 deputati appena di vantaggio nel voto di fiducia, dei quali 10 del partito fondato da Paisley.

 

Prima di scandalizzarsi troppo, c’è da ricordare che nel frattempo il mangiacattolici Paisley era anche riuscito a diventare First Minister del governo autonomo nordirlandese prendendo come suo vice un ex bombarolo dell’Ira. E' passato molto tempo da quando il Dup accusava la Chiesa cattolica e il movimento dei diritti civili di volere trasformare l’Ulster in uno stato comunista. Nato nel 1926 a Belfast da un pastore battista in rottura con la sua Chiesa, studi di teologia prima nel Galles e poi nel sud degli Stati Uniti, al ritorno in patria aveva trovato i presbiteriani locali troppo morbidi verso i cattolici, decidendo così, a soli 25 anni, di fondare una chiesa fai-da-te. Vent’anni dopo aveva ripetuto il passo in politica, accusando anche l'Ulster Unionist Party storico di essersi troppo rammollito verso i “papisti”. Non a caso, il 1971 è anche l’anno in cui di fronte alla rivolta cattolica nasce anche il gruppo paramilitare dell’Ulster Defence Association (Uda), che controbatte il terrorismo dell’Ira con altro terrorismo.

 

Dopo anni di sangue, però, si fecero gli Accordi di Pace detti del Venerdì Santo. E quando il 25 giugno del 1998 si votò per la nuova Assemblea regionale nordirlandese con un modello costituzionale consociativo che obbligava tutti i principali partiti a stare assieme al governo. Allora il Dup diventò terzo partito con 20 deputati. Ovviamente Paisley rifiutò di stare nello stesso esecutivo col Sinn Féinn, braccio politico dell’Ira. Per cercare di convincerlo si perse tempo fino al 2 dicembre del 1999, e anche dopo i due ministri in quota Dup rifiutarono di partecipare alle riunioni. Le tensioni finirono in piazza, l’Assemblea fu sciolta, e al nuovo voto del 26 novembre 2003 la radicalizzazione portò dunque a una vittoria degli estremisti: 30 deputati del Dup di Paisley e 24 del Sinn Féin, contro 27 dei moderati protestanti dell’Uup e 18 dei moderati cattolici del Sdlp. E stavolta Ian Paisley come primo ministro designato rifiutò addirittura di formare il governo. Insomma, altri quattro anni di paralisi, fino all’intesa di Saint Andrews, in cui finalmente si convinse “Mister No” Paisley, come lo chiamavano, a sedere allo stesso governo con il Sinn Féin, in cambio del formale impegno di accettare finalmente la legittimità della fino ad allora odiatissima polizia dell’Irlanda del nord.

 

L’8 maggio 2007 Ian Paisley ottiene infine la carica di capo del governo dell’Ulster prendendo come vice Martin McGuinness, un ex-comandante dell’Ira, specializzato in autobombe e detonatori. Per premiarlo nel 2010 lo faranno Lord, e morirà infatti il 5 giugno 2008 col titolo di Barone Bannside. Ma Dup e Sinn Féin hanno continuato a governare assieme. Ogni tanto litigano e vanno a elezioni anticipate: come l’ultima. Ma se non si mettono d’accordo a Belfast non si forma nessun governo. Il bello è che adesso senza il Dup non si governa neanche più a Londra. L’attuale leader Arlene Foster in cambio del suo appoggio ha ottenuto da Theresa May per l’Irlanda del Nord un miliardo di sterline in due anni.

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