Il presidente brasiliano ad interim Michel Temer (foto LaPresse)

Il governo brasiliano perde altri pezzi

Redazione

Si dimette il secondo ministro in pochi giorni a causa di registrazioni segrete pubblicate sui media, mentre a Brasilia il clima si fa sempre più paranoico.

 

A pochi giorni dall’inizio del suo mandato, il nuovo presidente ad interim del Brasile, Michel Temer, continua a vedere il suo governo falcidiato dalle intercettazioni. Si è dimesso ieri Fabiano Silveira, ministro della Trasparenza (il suo compito era di combattere la corruzione) dopo che la Tv Globo ha messo in onda alcune registrazioni fatte durante una conversazione privata con il presidente del Senato Renan Calheiros. Nelle conversazioni, Silveira dava apparentemente consigli a Calheiros su come evitare le indagini dell’inchiesta Lava Jato. Dopo la messa in onda delle registrazioni, fatte di nascosto probabilmente nell’abitazione privata di Calheiros, l’opinione pubblica e i media hanno chiesto a gran voce le dimissioni del ministro. Silveira non è indagato né lo sarà dopo le registrazioni, e inizialmente Temer non ha chiesto le sue dimissioni, fino a che la pressione non si è fatta troppo alta: secondo Associated Press, oltre 200 funzionari dell’ufficio anticorruzione che fanno capo al ministero della Trasparenza hanno minacciato le dimissioni se Silveira non fosse stato fatto fuori, e lunedì hanno inscenato proteste pesanti davanti al ministero, impedendo a Silveira di entrare nel suo ufficio.

 

Silveira è il secondo ministro a saltare dopo Romero Juca, il ministro della Pianificazione anche lui dimessosi dopo che i media avevano pubblicato una sua conversazione privata registrata di nascosto. Entrambi, Silveira e Machado, sono stati registrati da Sergio Machado, ex alto dirigente di Petrobras messo sotto inchiesta dai magistrati, che lo hanno ricompensato con un patteggiamento più favorevole. In un clima di paranoia sempre più alta, adesso tutti si chiedono se Machado abbia altre registrazioni pronte a essere pubblicate sui media al momento più opportuno, o se ci siano in giro altri delatori con registratori nascosti.

 

A due settimane dal suo insediamento dopo l’inizio della procedura d’impeachment contro la presidente Dilma Rousseff, il governo Temer ha già perso due ministri e la speranza che la dipartita di Dilma avrebbe almeno attenuato gli effetti devastanti sulla classe politica della tangentopoli brasiliana. “Non possono esserci cospirazioni contro l’operazione Lava Jato”, ha scritto in un editoriale ieri il giornale O Globo, il cui network televisivo ha pubblicato la registrazione di Silveira.