Rafale francesi su una portaerei

I francesi attaccano Raqqa, centro di comando degli attentati di Parigi

Luca Gambardella
Venti bombe in una sola notte. Colpiti centri di addestramento e reclutamento. Cazeneuve: "Atto di autodifesa". Il Califfato avrebbe commissionato gli attacchi in Francia a combattenti belgi

Dopo gli attentati di Parigi di venerdì, la Francia ha lanciato un'offensiva aerea a Raqqa, in Siria, la più intensa dall'inizio dei bombardamenti di Parigi al fianco della coalizione internazionale contro lo Stato islamico. In un comunicato ufficiale, l'Eliseo ha dichiarato che "il raid ha coinvolto 10 aerei da combattimento e i bombardamenti sono stati lanciati simultaneamente dalle basi degli Emirati Arabi Uniti e della Giordania. Sono state lanciate 20 bombe" solo domenica sera.  Raqqa è considerata la capitale dello Stato islamico e si trova nel nord del paese. Tra i bersagli colpiti con il supporto delle forze statunitensi rientrano un centro di comando, un campo di reclutamento dei jihadisti, un deposito di munizioni e un campo di addestramento. I siti bombardati erano stati identificati con voli di ricognizione. Gli attivisti di Raqqa che si oppongono allo Stato islamico hanno riferito che tra i target colpiti dai francesi c'è anche il comando della Divisione 17, una base dell'esercito situata al nord della città che era finita sotto il controllo dello Stato islamico dal giugno dello scorso anno. Secondo l'ong dell'Osservatorio siriano per i diritti umani non si hanno al momento notizie di vittime causate dai bombardamenti. La Cnn ha invece riferito che secondo Amaaq, uno dei media dello Stato islamico, i siti colpiti erano già stati abbandonati dai combattenti del Califfato.

 

"E' un'azione di autodifesa", ha detto dal G-20 in corso in Turchia il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius. "Abbiamo sempre detto che a causa delle minacce e degli attacchi lanciati dallo Stato islamico sarebbe stata normale una reazione per difenderci. Per questo abbiamo attaccato Raqqa". "Non possiamo permettere che agiscano senza una nostra reazione", ha spiegato Fabius.

 

La connessione tra gli attentati a Parigi di venerdì e i gruppi combattenti in Siria è stata provata dagli inquirenti francesi, secondo cui i leader dello Stato islamico che agiscono in Siria hanno "commissionato" – questo il termine usato dal ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve – l'attacco a Parigi a combattenti residenti in Belgio. La prova ulteriore arriva da alcune comunicazioni avvenute tra gli assalitori di Parigi e i centri di comando in Siria. Oggi, il premier francese Manuel Valls ha ribadito che l'attacco è stato pianificato e ordinato dalla Siria.

 

[**Video_box_2**]Sabato, il ministro degli Esteri iracheno, Ibrahim al Jaafari, dichiarava che i servizi di intelligence di Baghdad avevano raccolto informazioni riguardo ad alcuni attacchi imminenti in Europa (in particolare in Francia), negli Stati Uniti e in Iran. I paesi interessati erano stati conseguentemente informati, anche se Washington aveva trattato l'informativa con una procedura di routine, al pari delle altre comunicazioni di allerta simili ricevute. Anche perché lo scarso tempo a disposizione non aveva permesso di identificare gli obiettivi che sarebbero stati colpiti.

  • Luca Gambardella
  • Sono nato a Latina nel 1985. Sangue siciliano. Per dimenticare Littoria sono fuggito a Venezia per giocare a fare il marinaio alla scuola militare "Morosini". Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia. Ho vissuto a Damasco per studiare arabo. Nel 2012 sono andato in Egitto e ho iniziato a scrivere di Medio Oriente e immigrazione come freelance. Dal 2014 lavoro al Foglio.