editoriali
Il golpe in Niger complica i progetti europei di indipendenza energetica
Il colpo di stato a Niamey rischia di compromettere la realizzazione del gasdotto che, partendo dalla Nigeria, offrirebbe all'Europa un'alternativa alle forniture di Putin
A proposito delle possibili ricadute energetiche del golpe in Niger si è parlato soprattutto dell’uranio, di cui il paese ha la settima riserva del mondo: il 5 per cento del totale, per 3.243 tonnellate, e il 25 per cento delle forniture alla Ue. Un problema soprattutto della Francia. Un problema per la Nigeria può essere invece il gasdotto trans-sahariano, il Tsgp, che servirebbe a portare direttamente il gas dal paese alla costa mediterranea dell’Algeria, e di lì in Europa. Un’alternativa in più alle forniture di Putin, e che però dovrebbe passare per il Niger. È vero che si tratta di un’idea quasi altrettanto annosa che il Ponte sullo Stretto di Messina, fu proposta infatti per la prima volta negli anni 70. Il 14 gennaio 2002 la Nigerian National Petroleum Corporation (Nnpc) e la compagnia petrolifera nazionale algerina Sonatrach avevano firmato il memorandum d’intesa.
Nel giugno 2005, uno studio di fattibilità del progetto aveva ritenuto che il gasdotto fosse tecnicamente ed economicamente realizzabile. Il 20 febbraio 2009 Nnnpc e Sonatrach avevano concordato di procedere, e un accordo intergovernativo sul gasdotto era stato firmato dai ministri dell’energia di Nigeria, Niger e Algeria il 3 luglio 2009 ad Abuja. L’insicurezza provocata dal terrorismo jihadista e la situazione dei prezzi avevano poi congelato il tutto, ma dopo che la situazione è cambiata con la guerra in Ucraina, il 28 luglio 2022, un memorandum d’intesa per l’attuazione del Tsgp era stato co-firmato ad Algeri dal ministro algerino dell’Energia e delle miniere, Mohamed Arkab, dal ministro di stato nigeriano per le Risorse petrolifere, Timipre Sylva, e dal ministro nigerino dell’Energia e delle energie rinnovabili, Mahamane Sani Mahamadou. La lunghezza sarebbe di 4.128 chilometri: 1.037 in Nigeria, 841 in Niger e 2.310 in Algeria.
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