editoriali

Ci meritiamo la “beffa” dell'Ombrina

Redazione

L’Italia pagherà i danni per aver vietato di estrarre petrolio al largo delle coste abruzzesi. Costose fesserie

A qualcuno forse il nome Ombrina ricorda ancora qualcosa. Si trattava di una attività esplorativa di un modesto giacimento di petrolio situato ben al largo delle coste abruzzesi. Contro il quale si scatenò la protesta dei No Triv. E fino qui siamo nella normalità. Ma purtroppo a essi  si affiancarono tutti i politici  locali, a cominciare dalla regione di centrosinistra, e buona parte di quelli nazionali. A quell’epoca risale per esempio  la fotografia di un Matteo Salvini sorridente con la maglietta “Stop alle trivelle”. Ma non vi è stato governo, da Berlusconi che fu il primo  in avanti, che non abbia messo limiti di vario genere alle attività di ricerca  e sfruttamento di idrocarburi nei nostri mari. Questione oggi e con il senno del  poi tornata di estrema attualità, visto che non vi è paese rivierasco, compresa la Croazia, nostra dirimpettaia sull’Adriatico, che non abbia in programma o in corso attività di questo genere.

 

Ma all’epoca l’allora ministero dello Sviluppo economico pensò bene di negare la concessione per l’estrazione del petrolio che nel frattempo era stato trovato. E sta ancora lì. In chiara violazione delle norme dello stato italiano, che avrebbero dovuto portare al risultato opposto. Tanto è vero che fra le motivazioni vi fu “la mancanza delle condizioni politiche”. Che, come è noto, è un concetto giuridico cristallino, fondato sulla certezza del diritto. Solo che la società inglese interessata ha fatto ricorso a un arbitrato internazionale, che ha emesso una condanna nei confronti dell’Italia a rimborsare per i danni subiti dalla compagnia inglese la bella cifra di 190 milioni, più interessi (composti). Quindi non solo  non è stato estratto  il petrolio, ma paghiamo pure i danni. E’ difficile calcolare quante leggi sulla stupidità umana del buon Cipolla siano state rispettate in questo caso, a occhio e croce soprattutto quella che ricorda lo stupido più stupido: quello che fa danni agli altri facendo anche danni a se stesso.

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