Il coronavirus ha rovinato i sogni di rilancio economico del premier greco Kyriakos Mitsotakis, ma ha permesso alla Grecia di “voltare pagina rispetto al populismo”, scrive il Financial Times, che ieri ha pubblicato un’intervista al leader conservatore, a un anno dalla sua elezione. Mitsotakis punta tutto sulla maturità: quella della sua strategia politica e ancor più quella del suo paese, che dopo il radicalismo del 2015 e il rischio schivato per un soffio di uscire dal consesso europeo ha riscoperto la strada promettente della moderazione e delle riforme. Per questo oggi Mitsotakis dice di essere contrario a condizionalità sul Recovery fund, siamo grandi abbastanza, siamo maturi abbastanza, “le riforme sappiamo farle da soli”. I fondi europei sono indispensabili per la Grecia che potrebbe registrare una perdita del dieci per cento del pil e che ha già imparato a convivere con il fatto che i tempi della ripartenza saranno molto lunghi. Mitsotakis è consapevole dei rischi enormi che corre la Grecia, ma invece che ribellarsi all’Europa o piangere miseria dice: abbiamo affrontato la crisi del coronavirus con rigore e maturità, così ora i turisti che tengono su la nostra economia sanno che possono fidarsi di noi, e questo ci dà un grande vantaggio anche per il futuro.
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