L’Italia è l’unico paese dell’Unione europea a non aver ancora presentato il Programma nazionale di riforma (Pnr). Rispetto agli altri ventisette, Gran Bretagna inclusa, che hanno rispettato la scadenza, ha un’aggravante e un’attenuante. L’aggravante è che noi siamo quelli che hanno più bisogno, e più urgenza, degli aiuti europei per uscire dalla crisi: dovremmo, quindi, essere i più collaborativi e determinati a definire un ambizioso pacchetto di misure pro crescita. L’attenuante è che le forze che compongono la maggioranza non solo non riescono a mettersi d’accordo, ma – se anche ce la facessero – non saprebbero cosa scrivere. Lo confermano le bozze del documento circolate nei giorni scorsi.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE