Savona confessa che il suo “piano B” ha danneggiato l'Italia

Nella relazione al mercato il presidente della Consob si compiace per la “discesa rilevante dello spread” nel 2019 spiegando che è avvenuta per il venir meno dei “timori di un ritorno a una moneta nazionale”, di cui lui è stato uno dei maggiori interpreti

Mariarosaria Marchesano

Milano. È quantomeno curioso che sia proprio Paolo Savona, oggi presidente della Consob, a rallegrarsi per la “discesa rilevante dello spread” sui rendimenti dei titoli di stato nel 2019 spiegando che questo è avvenuto per effetto dello scemare delle pulsioni antieuropeiste quando proprio lui ne è stato uno dei maggiori interpreti. Come dimenticare, infatti, il famoso “piano B” teorizzato a maggio 2018, quando il governo a trazione Lega-5 Stelle si era appena insediato, con cui il professor Savona spiegava perché l'Italia avrebbe dovuto prendere seriamente in considerazione l'idea di abbandonare la moneta unica. Un decalogo di uscita dall'euro che i mercati finanziari presero molto sul serio, insieme con altre esternazioni dello stesso tenore dell'esecutivo giallo-verde, punendo l'Italia con vendite a piene mani di titoli di stato.

 

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi in quelle settimane arrivò all'allarmante soglia di 300 punti base e non scese sotto i 200 fino a quando Matteo Salvini, dalla spiaggia del Papeete, decise che era giunta l'ora di far cadere tutto. A distanza di due anni Savona, nella sua relazione al mercato, ricorda il ridimensionamento del differenziale, che evidentemente non può che essere annoverato come un fatto positivo da chi guida l'autorità che vigila sui mercati finanziari, ma nel darne una spiegazione cita gli analisti che attribuiscono il miglioramento al “venir meno dei timori di un ritorno a una moneta nazionale”, di cui lui è stato uno dei maggiori interpreti. Non a caso è proprio ciò che lui proponeva nel piano B. A questo punto due sono le ipotesi: Savona confessa che l'Italia ha pagato caro i suoi piani B oppure ha demandato a terzi la spiegazione dello scampato pericolo proprio per evitare il rischio di sconfessarsi da solo. In ambedue i casi il colpevole non è difficile da individuare. 

Di più su questi argomenti: