Il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico (foto LaPresse)

Gli altri flop di quota 100 e reddito

Redazione

Il presidente dell’Inps ammette che tutte le sue previsioni erano sbagliate

L’imprevedibile Tridico ora ammette che le sue previsioni erano sbagliate: reddito di cittadinanza e quota 100 non creano occupazione. Il presidente dell’Inps, in audizione presso la Commissione parlamentare sugli Enti gestori, dice che “il reddito di cittadinanza, e così il decreto dignità, non creano lavoro in senso letterale, aiutano ad allocare il lavoro sul mercato attraverso l’incrocio tra domanda e offerta, come qualsiasi altra politica attiva. Per creare lavoro servono investimenti”. Stesso discorso per quota 100, su cui si limita a dire che: “Sicuramente non ha avuto l’impatto negativo sull’occupazione”, dice. Ma l’impatto sul tasso di sostituzione, quello che nelle parole dell’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio – di cui Tridico era consulente proprio su queste materie – doveva produrre tre posti di lavoro per ogni prepensionamento, ora “è indeterminato”. Anche sulla povertà, l’impatto del Rdc non è come annunciato. Certo, non è stata abolita, come diceva Di Maio. Ma non si è neppure ridotta del 60 per cento, come sosteneva fino a pochi giorni fa Tridico. Perché lo stesso Tridico ammette che la somma destinata alle famiglie numerose “scelta dal legislatore” non è sufficiente a farle uscire dalla povertà assoluta come indicato dall’Istat. E questo, dice Tridico – come peraltro gli aveva ricordato il Foglio quando aveva sparato la cifra del -60 per cento – sarà evidente “nel momento in cui gli istituti di rilevazione daranno delle stime sull’impatto della povertà”. Tutto questo era prevedibile, e infatti lo avevamo scritto, proprio quando Tridico prevedeva il contrario. Da consulente e fantaministro delLavoro del M5s, il presidente dell’Inps scriveva infatti che il Rdc avrebbe fatto aumentare la partecipazione al lavoro, aumentando “l’output gap”, che a sua volta avrebbe consentito di aumentare il deficit e di conseguenza l’occupazione attraverso la maggiore spesa pubblica e i prepensionamenti, in una sorta di moto perpetuo alimentato da sussidi in deficit. Nulla di tutto questo è accaduto: prevedibilmente per tutti, imprevedibilmente per Tridico.