Roberto Gualtieri alla Festa del Foglio Giornata dell'ottimismo 2019

Rimediamo ai disastri di Salvini, con la manovra il paese ripartirà

Il ministro dell’Economia Gualtieri a tutto campo su manovra, Ilva, Alitalia e polemiche Mes

Firenze. Il ministero dell’Economia, Roberto Gualtieri del Pd, intervistato da Claudio Cerasa alla Festa del Foglio ha detto che la legge di Bilancio del governo Pd-M5s "migliorerà molto presto" la condizione economica del paese dopo l’esperienza del governo precedente e i "disastri di Salvini". 

  
Nelle trattative con ArcelorMittal per Ilva è contemplato l’intervento pubblico


Dopo avere motivato il disimpegno di Arcelor dall’Ilva in ottobre con l’abolizione delle tutele legali per la multinazionale, il governo Pd-M5s ha tentato di aprire un negoziato con la multinazionale dell’acciaio e nella notte del 23 novembre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il ministro Gualtieri, quello dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, hanno incontrato i Mittal, proprietari di Arcelor. 

  
“Ieri si è riaperto un tavolo di negoziato con Mittal sulla base di alcuni principi comuni che può concludersi positivamente con un rilancio di Ilva e un piano di investimenti ancora più incisivo. Le condizioni per portare avanti questo dialogo ci sono, ieri c’è stata una svolta”, ha detto Gualtieri. Alla domanda se sia possibile una prospettiva di nazionalizzazione o comunque di un intervento pubblico, Gualtieri ha detto che “c’è la disponibilità dello stato a investire, la possibilità di partecipare a questa azione collettiva per trasformare una crisi in una opportunità per Taranto e per la regione. Io che sono un sostenitore della economia sociale di mercato ho sempre messo in guardia dalla soluzione salvifica della nazionalizzazione. La discussione sarà affiancare un grande partner di mercato con una partecipazione del settore pubblico”. 

   
La polemica sulla riforma del Mes una tempesta in un bicchier d’acqua. La svolta europeista di Salvini era un inganno. 

 
In seguito alle polemiche per la riforma del Meccanismo di stabilità europeo, trattativa condotta durante l’anno in corso dal governo Lega-M5s, il ministro Gualtieri ha risposto al leader della Lega Matteo Salvini che ha accusato di tradimento il premier Conte nella convinzione che la proposta di riforma, in discussione all’Eurosummit del 12-13 dicembre, debba essere bocciata. 

 
“Salvini si commenta da solo – ha detto Gualtieri – e dimostra che quelli che avevano pensato potesse esistere una presunta conversione pragmatica europeista sono stati ingannati. Dice cose assurde e senza senso. Non ho problemi a riconoscere che l’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha fatto un buon lavoro, il fondo salva stati viene riformato perché svolgerà una funzione di backstop fiscale per fare avanzare l’Unione bancaria”. Alcuni paesi del nord Europa richiedevano un automatismo nella valutazione della sostenibilità del debito. “Questa richiesta è stata sconfitta, cioè l’Italia e altri paesi mediterranei hanno impedito che ciò avvenisse nel fondo salva stati. E’ surreale che noi che usciamo vincenti da questo negoziato, mentre abbiamo in corso negoziati più difficili, ce la prendiamo con la cosa che è andata meglio. E’ un paese che appare sull’orlo di una crisi di nervi – ha detto Gualtieri – su questioni che non meritano un così grande dispendio di energie, la riforma del Mes cambia molto poco e in positivo per come è stata negoziata. E’ una tempesta in un bicchiere d’acqua”. 

  
Il governo segna una discontinuità con il precedente

  
Alla domanda di Claudio Cerasa la discontinuità rispetto al governo Lega-M5s di quello Pd-M5s – che ha mantenuto quota 100, reddito di cittadinanza, e non ha abbassato la pressione fiscale – il ministro dell’Economia si è difeso dicendo che la discontinuità “è notevole”. “Manteniamo il deficit invariato e realizziamo una piccola espansione dell’economia ed eliminiamo le clausole di salvaguardia. Il governo precedente ha dovuto operare una correzione di bilancio in corsa perché prima aveva sbagliato, si era dato un messaggio negativo per l’impostazione generale della coalizione e la spinta incoscientemente anti europea di Salvini e della Lega. Ha portato a un colossale pasticcio – dice Gualtieri –E’ stato prodotto un policy mix non efficace che ha fermato il paese e ci ha lasciato delle clausole di salvaguardia monstre”. “La manovra sarà molto efficace, abbiamo risolto le eredità del passato e dato una spinta all’economia, riduce la pressione fiscale e non colpisce politiche di welfare”. 

 
Non siamo il malato d’Europa 

 
Faccio notare a quelli che ci incoraggiano per superare dei prole i che rendono l’Italia uno dei malati d’europa, faremo questo e faremo qualcosa di più. Preferisco un governo più prudente di uno che la spara grossa. Abbiamo fatto stime sulla cresta del 2019, del governo precedente, era il dato che abbiamo trovato crescita zero, la commissione ha detto che era corretto 0,1. Adesso i dati ci dicono che sarà 0,2-0,3 tanto che l’cose ha detto che si vede la luce forse l’Italia sta ripartendo e quindi nonostante un contesto internazionale difficile e un punto di partenza basso, stiamo ripartendo di più rispetto a quello che avevamo visto, questa condizione non positiva che uno ha trovato di essere il paese che cresce meno in europa potrà essere migliorata molto presto, la crescita in italia ripartirà.

 

Conferiamo investimenti con ulteriori 12 miliardi. Cantieri sbloccati per 3 miliardi di investimenti nei cinquanta giorni di governo

  
“Non solo confermiamo le risorse per gli investimenti nel prossimo triennio ma ci aggiungiamo 12 miliardi per politiche di sostegno pubblico e investimenti privati”, ha detto Gualtieri. “Anzi, annuncio – ha detto il ministro dell’Economia – che mercoledì prossimo sarà sul sito del ministero delle Infrastrutture, per merito della ministra Paola De Micheli, il contatore delle opere e si vedrà che in cinquanta giorni questo governo avrà sbloccato più di 3 miliardi di investimenti che erano bloccati da anni. Non solo per difficoltà normativa – commenta Gualtieri – ma per paralisi politica. Serve qualcuno che dà un impulso per sbloccare le opere, che segua i processi decisionali, ne abbiamo già sbloccate alcune e intendiamo farlo esponenzialmente per dare una scossa pesantissima”. 

 
La tassa sulla plastica sarà rivista con una riduzione di gettito

 
La plastic tax, la tassa sui prodotti plastici e gli imballaggi, introdotta in legge di Bilancio sarà rivista. Il gettito atteso per i primi sei mesi del 2020 è di un miliardo. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha detto che il gettito atteso è indicativo e che comunque, dopo le proteste dei produttori e delle società di imballaggi, presenti in particolare in Emilia-Romagna, dove si vota a gennaio, sarà rivista. “Stiamo rivedendo questa misura per evitare che abbia un effetto negativo sulla filiera produttiva con una correzione per fare in modo che non abbia un effetto negativo. Il gettito sarà significativamente ridotto ma la modulazione sarà rivista per incentivare il riciclo, l’innovazione tecnologica e il rafforzamento dell’economia circolare. Peraltro questa tassa non sia applica alle esportazioni – ha aggiunto – e avremo con la revisione un effetto virtuoso. Spero così che si chiuderà anche questa controversia e sarà possibile guardare alla manovra nel suo complesso”. 

  

Dopo il disimpegno di Atlantia prenderemo in considerazione altra cordata per Alitalia

  
Questa settimana Atlantia, il principale partner industriale e finanziario potenziale per soccorrere Alitalia, si è sfilato dal consorzio. Il direttore Cerasa ha chiesto a Gualtieri se sia possibile seguire il consiglio dato poco prima da Calenda, sarà subito la compagnia a Lufthansa. “Non è realizzabile – ha detto Gualtieri – deve esserci disponibilità a partecipare e Lufthansa non lo ha proposto, ha proposto solo una partnership commerciale. Come ha detto Conte prendiamo atto che uno dei partner (Atlantia) si è sfilato, dobbiamo prendere tempo perché una altra cordata possa formarsi”, ha detto Gualtieri facendo intendere che il prestito ponte per ulteriori 450 milioni di euro, previsto nel decreto fiscale, servirà a mantenere la compagnia in attività durante un nuovo negoziato. “Prenderemo in considerazione un’altra cordata, che preveda di sfruttare le potenzialità di una integrazione treno-aereo (Fs partecipa al consorzio insieme al Mef e all’americana Delta, ndr). Penso che sia possibile chiudere questa saga con una grande integrazione e una partnership con grandi gruppi globali in una quadro non psolisistico”, ovvero pare intendere il ministro non in una condizione stand-alone, non da sola ma in partnership con altri vettori.  

 
Boccerei questo governo nella capacità di raccontare le cose positive che fa

 
Il direttore Cerasa non ha chiesto dove promuoverebbe questo governo (“troppo facile”), ma dove lo boccerebbe. Gualtieri non boccerebbe l’azione ma la comunicazione. “Lo boccerei nella capacità di raccontare le cose positive che fa. Quando in audizione alla Camera ho raccontato che dal primo gennaio gli asili nido saranno gratuiti per la stragrande maggioranza degli italiani, ho ricevuto chiamate dalla maggioranza (intendendo dal M5s) che mi dicevano che non li avevo informati. Ma era scritta nella bozza di legge di Bilancio. Una misura simbolica che non era valorizzata perché ci si concentra sui problemi interni piuttosto che fare notare le cose di cui ci si occupa. La manovra sarà completata e migliorata. Perché, mentre c’è uno spettacolo non edificante di discussione e dibattito, un dibattito che riferisce l’immagine di una crisi di nervi, nei luoghi dove si decide si lavora molto bene. Così come sarà approvato il decreto fiscale, la manovra sarà approvata e così ci potremo concentrare sull’orizzonte triennale del governo. Il tasso di nervosismo molto alto motiva una serie di tempeste in un bicchiere d’acqua. il paese sarà rimesso sulla via della fiducia, il paese ripartirà”, ha concluso Gualtieri alla festa dell’ottimismo. 

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