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La possibile rinuncia di Trump ai dazi sulle auto fa volare i titoli delle case europee

Mariarosaria Marchesano

Per il segretario al Commercio americano Wilbur Ross gli aggravi tariffari potrebbero non essere più necessari. Per Equita le azioni Fiat Chrysler arriveranno a 17 euro alla vigilia delle nozze con i francesi di Peugeot

Milano. Pioggia di acquisti oggi sui produttori d'auto europei. Volano le azioni dei "promessi sposi" Fca e Psa, rispettivamente sulle Borse di Milano e Parigi, ma anche di Volkswagen, Bmw, Renault, Daimler e dell'intero comparto dell'automotive dopo l'apertura di Donald Trump sui dazi. Ieri il segretario al Commercio Usa Wilbur Ross ha detto che gli incrementi tariffari sull'importazione delle automobili provenienti da Europa e Asia – la cui introduzione è prevista a metà novembre – potrebbero non essere più necessari alla luce alla luce delle "conversazioni molto positive" che gli Stati Uniti stanno avendo con gli interlocutori europei, giapponesi e coreani. 

  

La buona notizia, comunque, non basta a spiegare il forte rialzo di Fca a Piazza Affari. Il titolo, che ha già guadagnato circa il 25 per cento dopo l'annuncio del progetto di “fusione alla pari” con il gruppo francese Peugeot, corre verso la soglia dei 15 euro per azione – quando solo un mese fa quotava 11,3 euro – e un'analisi di Equita dice che arriverà a 17 euro, se verrà effettivamente realizzata la fusione con Peugeot.

 

Gli analisti di Equita spiegano che la nuova stima tiene conto sia delle sinergie che deriveranno dall'integrazione con la concorrente francese, valutate attorno a 3,7 miliardi in quattro anni, sia del dividendo straordinario che Fca distribuirà prima dell'operazione, pari a 5,5 miliardi euro. In più va tenuto conto anche del valore dell'azienda di automazione industriale Comau, che verrà scorporata prima dell'aggregazione tra Fca e Peugeot (tale valore per Equity è pari a circa 500 milioni di euro). 

 

Uno dei punti deboli dell'aggregazione tra Fiat Chrysler e Peugeot è stata indicata nella sovrapposizione di produzione in Europa con la prospettiva, inoltre, di vedere le esportazioni verso gli Stati Uniti gravate dai nuovi dazi. Per questo, la notizia dell'apertura della Casa Bianca ha una valenza doppiamente positiva per le due case automobilistiche. L'agenzia Dbrs-Mornigstar ha, inoltre, messo sotto osservazione i titoli con implicazioni positive.

  

Tra gli altri vantaggi della  fusione l'agenzia segnala “i guadagni derivati dalla  diversificazione dei prodotti e, in misura minore, dalla  diversificazione geografica”. Alla luce di queste considerazioni, Dbrs Morningstar rileva che “la valutazione sul rischio aziendale della società che uscirà dalla fusione sarà significativamente più solida rispetto a quella di ciascuna delle due società singolarmente”.

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