Innovazione e tecnologia "regine" del Salone dell'auto di Detroit

Entro l'estate il Congresso americano potrebbe varare le nuove linee per lo sviluppo della guida autonoma

Redazione

Si è aperto ieri a Detroit il più importante salone dell'auto americano, che festeggia nella città dell'auto a "stelle e strisce" per eccellenza la sua trentesima edizione. L'apertura è ancora riservata alla stampa e agli operatori del settore, mentre i cancelli saranno aperti al grande pubblico dal 20 gennaio. Pic up, suv e city suv, crossover sono i protagonisti di questa edizione: Ford, Fiat Chrysler, Nissan, Volkswagen, Lexus e Toyota presenteranno almeno un grande veicolo. Il pick-up F-150 (Ford), il Chevy Silverado, il pickup Ram 1500 (Chrysler), i SUV RAV4 (Toyota) e Nissan Rogue sono state le cinque auto più vendute nel 2017 negli Stati Uniti. La "regina" del salone è comunque la tecnologia: dalle "robocar" a guida autonoma alla svolta ecologica dei veicoli elettrici ed ibridi. L'elenco delle anteprime mondiali a Detroit è lungo. 

 

 

Anche perché l'amministrazione Trump ha fatto sapere che varerà entro l'estate le nuove linee guida per lo sviluppo della guida autonoma. Il segretario ai Trasporti Elaine Chao, intervenuta nel corso del Salone di Detroit, ha spiegato che le nuove
direttive dovrebbero riguardare non solo le automobili ma mireranno a inquadrare l'intero settore, dagli autotrasportatori ai camion fino alle infrastrutture che dovranno dialogare con le vetture intelligenti con l'obiettivo di eliminare gli "inutili ostacoli allo sviluppo della tecnologia". Si tratta di un'ottica più ampia rispetto alla legge attualmente in discussione al Congresso: il Self-Drive Act, che rende più semplice le sperimentazioni della guida autonoma, esclude per ora i veicoli commerciali.

 

"La tecnologia è già qui", aveva affermato Chao in un'intervista a Reuters. "La domanda è come regolarla, come promuovere l'innovazione garantendo allo stesso tempo la sicurezza". La sperimentazione, al momento, è vincolata da leggi che cambiano tra stato e stato. Ma la pressione dei grandi gruppi cresce, sia da parte della Silicon Valley che dai big americani dell'automobile.

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