Il premier francese Manuel Valls (foto LaPresse)

La regola delle 35 ore è superata, adieu!

Redazione
Hollande non si angosci più, oramai il mercato ha infranto il tabù. La famosa (e intoccabile) legge sulla settimana lavorativa ormai non serve più, è marcescente. L’agenzia Bloomberg News riporta che un numero crescente di aziende sta usando la timida riforma del lavoro, introdotta quest’anno, per aggirare il requisito.

La famosa (e intoccabile) legge sulla settimana lavorativa da 35 ore ormai non serve più, è marcescente. L’agenzia Bloomberg News riporta che un numero crescente di aziende sta usando la timida riforma del lavoro, introdotta quest’anno, per aggirare il requisito. Secondo l’opinione, condivisibile, di Bloomberg questo non significa che l’esperimento non sia servito – la sua efficacia sulla creazione di posti di lavoro e crescita è comunque dubbia – ma probabilmente ha fatto il suo tempo. Il presidente socialista François Hollande e il premier Manuel Valls non dovranno più preoccuparsi di passare per becchini davanti ai nostalgici della vecchia gauche se proporranno di abolire la settimana breve – introdotta dal socialista Lionel Jospin nel 1998 –, potranno semplicemente lasciare fare.

 

Il ministro delle Finanze, Emmanuel Macron, ex banchiere Rothschild, ne aveva proposto l’abolizione ed era stato subito messo a tacere. Macron aveva ragione, in quanto la legge pare superata dai fatti. Daimler, casa automobilistica tedesca, sta utilizzando l’opportunità di abolire la settimana di 35 ore nello stabilimento francese dove fa piccoli modelli di auto intelligenti. E’ infatti preferibile lasciare alla libera contrattazione tra datore e lavoratori la scelta su quante ore lavorare. Va così in Germania (lunghezza massima della settimana lavorativa è di 48 ore, con la possibilità di estendere temporaneamente a 60). E’ più democratico, ed è quello che richiedono i ritmi di un mercato flessibile vincolato a commesse ballerine. Hollande stia quieto in vacanza – dovunque si trovi – non c’è bisogno del suo “aiuto”.

Di più su questi argomenti: