Matteo Salvini (foto LaPresse)

La lezione del ministro lussemburghese a Salvini e il triste primato del 2017. Di cosa parlare a cena

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Le liti da noi sono un po' ripetitive, senza spunti nuovi, televisive (cioè prevedibili, che è come quando si dice di un lancio a calcio che è telefonato). E allora importiamo qualche lite dall'esterno, da dove ci arrivano momenti di vivacità ed energia nell'insulto qui ormai non più visibili. Dopo il fantastico Pierre Moscovici e i suoi tanti piccoli Mussolini, ecco un sanguigno lussemburghese che smerda il nostro ministro dell'Interno e fa subito innamorare il fondatore del Foglio. Bella faccia, tra l'altro, tra Marco Predolin e la vecchia Europa  del socialismo intelligente. Un Predolin cecoslovacco dissidente, si direbbe, appartenente a un partito dal nome a sua volta antico e dal bel suono, il Partito Operaio Socialista.

 

 

Sergio Mattarella protagonista, nel senso migliore del termine, in questa fase politica. Dal Quirinale arriva oggi l'avvertimento ai movimenti (o ai movements, come quello ispirato da Bannon) che vorrebbero dirottare il cammino comune dell'Europa. Mattarella ci dà anche un po' di memoria da condividere e un po' di quella sana paura che mosse i fondatori della convergenza comunitaria e dell'unione politica di fronte alle macerie della guerra. Ascoltate dal link il discorso di Mattarella, magari facendo caso alle pause prima dei passaggi più importanti. In tutto vi prenderà 2 minuti e 49 secondi.

 

Giornata di dolore rinnovato per il crollo del ponte di Genova, ma a un mese va anche registrata l'inconcludenza del cammino fatto finora per avviare la ricostruzione. E anche in questo caso è dal presidente della repubblica che arrivano le parole più chiare.

  

Boh, fate voi, questa newsletter tende a non indignarsi per principio, che poi l'indigno non si accorda con la compagnia a cena. Però c'è qualcosa di ipnotico nei plastici di Vespa, che perde e confonde anche i migliori, figuriamoci Toninelli.

 

 

Il tweet spiritoso dilaga e coinvolge anche uffici un tempo ritenuti fin troppo impegnati a occuparsi di cose serie. E l'ambasciata degli Stati Uniti a Roma si slancia in questo doppio Salvini (controllato e ricontrollato pare che non sia un fake), a cena potete sfoggiare il tweet sul vostro cellulare e dare il via a ordinazioni di hamburger esagerati.

 

  

Con le dimissioni di Mario Nava la maggioranza, ma a farlo sono a quanto pare solo i 5 stelle (nella Lega Giorgetti deve aver frenato certi entusiasmi), può sparare dichiarazioni violente e darsi arie di vittoria nella immaginaria sfida tra "servitori dello stato e servitori dei banchieri". Però, mentre la commissione certamente non può essere lasciata senza guida, ora si affaccia anche un problemino non da poco, quello di trovare un successore. Potrebbe sembrare un divertente esercizio di spoil system ma guardate un po' alla vicenda Rai e chiedetevi come e con che sforzi si troverà un equilibrio tra i contraenti del famoso contratto di governo. E tenete d'occhio ancora il già citato Giorgetti.

 

 

Qualche pensiero fosco in arrivo per Donald Trump, da ora il suo ex capo della campagna presidenziale, dichiaratosi colpevole di alcune accuse ricevute, diventa il collaboratore di giustizia, come diremmo da noi, più prezioso per il procuratore Mueller

 

Angela Merkel ovvero dei temi davvero importanti.

 

  

Il Foglio e quindi dicheparlare non solo sono ottimisti ma sono anche sportivi e quindi felicemente convinti di aver ragione diamo conto però, con l'autorevole avallo dell'Ansa, di questa terribile congiuntura psicologica.