Una scena di “Tre uomini e una gamba”, film del 1997 di Aldo Giovanni e Giacomo

Bonaccini fisso

Stranieri senza biglietto

Maurizio Milani

L'accordo “ferroviario” tra Salvini e Bonaccini e un diverbio con il leader della Lega a una tv romagnola

Ogni lunedì sul Foglio l’Innamorato fisso risponde ai vostri dubbi e alle vostre domande sull’amore e su tanti altri argomenti, sempre belli, dice lui. Scrivete a [email protected].

 

Questa settimana, però, c'è ancora Bonaccini fisso. Fino alle elezioni l'Innamorato fisso Maurizio Milani si occuperà del candidato governatore del centrosinistra in Emilia-Romagna. Ogni giorno nel Foglio in edicola e sul foglio.it


 

Ciao Maurizio, come va la campagna di Bonaccini? Hai qualche indiscrezione?

Luigi, Modena

Sembra che il presidente uscente dell’Emilia-Romagna abbia preso una decisione che c’è da discutere: far viaggiare sui treni regionali gli stranieri senza pagare il biglietto. La motivazione è altrettanto degna di attenzione. Bonaccini: “Abbiamo visto che discussioni e aggressioni ai capotreni sono in aumento, tutto per un biglietto di pochi euro. A volte questi fatti portano a fermare il treno e a chiedere l’intervento della Polizia ferroviaria. Ritardi, mancati appuntamenti di lavoro, gente che perde l’aereo per le isole del Borneo, insomma, è più conveniente fare così”.

  

Biglietto, prego? Passeggero: “Non l’ho comprato, è mio diritto regionale”. Controllore: “A posto così, grazie!”.

  

Salvini, venuto a sapere ciò, fa “Su questo sono d’accordo anch’io con Bonaccini. La spesa non vale l’impresa. Un’aggressione a un controllore costa mezzo milione di euro che lo stato deve pagare, in quanto l’aggressore è giustamente povero. Su questo – prosegue Salvini – possiamo votare insieme”.


  

Ma Salvini segue in prima persona la campagna elettorale in Emilia-Romagna?

Stefano, Fidenza

  

L’ho visto, Salvini, ospite presso una tv privata romagnola. Filo diretto con gli spettatori. Chiamo: “Matteo?”.

Salvini: “Questa voce la conosco, è di un noto disinformatore e impostore”.

Io: “La notizia è clamorosa!”.

Presentatore: “Salvini, gentilmente lasci parlare il nostro spettatore”.

Io: “Grazie! Allora, Bonacini in qualità di presidente della conferenza stato-regioni ieri si è visto di nascosto con un altro funzionario di Roma. Obiettivo è quello di abolire le regioni e passare tutte le competenze a Roma”.

Salvini: “Ma pensa! E a te chi ti a dato questa bellissima notizia?”.

Io: “Il cameriere del ristorante dove si sono trovati, che è leghista”.

Presentatore: “Lei Salvini cosa ne pensa?”.

Salvini: “Può essere! Stavolta ci credo”.

Io: “Grazie, però stavolta ti ho detto una balla”.

Salvini: “Avete visto che razza di gente c’è in giro? Ma vai a lavorare!”.

Io: “E’ l’unica volta che ti ho detto una falsa notizia, tutte le altre erano vere”.

Presentatore: “Bravo! A questo punto voto Bonaccini”.

Salvini si offende. Subito lo chiamo sul cellulare. “Matteo, ti sei offeso per niente. Il presentatore può votare per chi vuole”.

Salvini: “Sì, ma allora non si presenti come giornalista imparziale”.

Io: “Ma no, mi ha detto che ha fatto apposta, ma vota e farà votare la Borgonzoni. Guarda sul suo profilo Facebook, c’è la foto della candidata della Lega”.

Salvini: “Senti, non chiamarmi più, fammi un favore”.

Io: “Va bene… Però avevo un’altra notizia che ti sarebbe utile…”.

Telefono a Salvini con il numero fisso della sede della Lega a Cento (Ferrara), lui è obbligato a rispondere.

Io: “Matteo, sai che a Bologna c’è un uomo anziano che ti blocca lo sviluppo?”.

Salvini: “Cosa vuol dire ti blocca lo sviluppo?”.

Io: “Tu gli porti un bambino che vuoi non si sviluppi per fargli afre uno sport dove sono richieste doti fisiche da adolescente e lui ti blocca lo sviluppo del giovinetto”.

Sanlvini: “Ma è legale?”.

Io: “Certo, è stato anche ricevuto in regione per la sua attività”.

Di più su questi argomenti: