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La lista

Ecco la dozzina dei libri finalisti al Premio Strega 2024: le recensioni

Redazione

Erano 82 le opere proposte quest'anno dal comitato direttivo del premio, ne sono rimaste come di consueto 12. Di queste, sette sono scritte da donne. Tutti i libri e le loro recensioni

Il Premio Strega ha annunciato oggi, nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano a Roma, la selezioni dei dodici libri candidati a vincere questa 78esima edizione. Erano 82 le opere proposte quest’anno dagli Amici della domenica, il Comitato direttivo del premio, composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine. Tra la dozzina di libri in lizza, sette sono stati scritti da autrici donne. La selezione sarà ulteriormente ridotta a una finale a 5, che sarà decisa il prossimo 5 giugno al Teatro Romano di Benevento. La serata di proclamazione del vincitore sarà invece il prossimo 4 luglio nel giardino del Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. 

 

 

La dozzina del Premio Strega

Melissa Panarello, "Storia dei miei soldi" (Bompiani), proposto da Nadia Terranova. A vent'anni dal suo esordio con "Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire", l'autrice ritorna con questo romanzo che parla proprio del suo successo letterario, mettendo a confronto la sé del presente con la sé stessa del passato. 

 

Dario Voltolini, "Invernale" (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi. Un romanzo che potrebbe essere tutto questo e invece non lo è: un testo breve, compatto e musicale, scritto in poche settimane, sul dolore della carne (che sta tra il lobo dell’orecchio e il pomo d’Adamo) di un padre macellaio e di un figlio che non sa nemmeno cosa significhi esserlo, macellaio, salvo occasionalmente dare una mano al bancone.

 

Daniele Rielli, "Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale" (Rizzoli), proposto da Antonio Pascale. Un libro indispensabile. Per chiunque viva o villeggi in Puglia, e forse per chiunque condisca l’insalata. Perché spiega bene e racconta meglio l’emergenza Xylella, il batterio che da Gallipoli è salito verso Bari uccidendo quasi tutti gli ulivi incontrati per la via. E illumina anche la storia dell’extravergine italiano (in estrema sintesi: un’invenzione moderna). 

 

Chiara Valerio, "Chi dice e chi tace" (Sellerio), proposto da Matteo Motolese. Lea, avvocato, deve scoprire quello che non sa di Vittoria, della sua strana morte nella vasca da bagno ma soprattutto della sua vita. La sua vita affascinante e sfuggente, malinconica e allegra, è una vita di provincia misteriosa, capace di avere il silenzio senza nemmeno chiederlo. Un giallo

 

Antonella Lattanzi, "Cose che non si raccontano" (Einaudi), proposto da Valeria Parrella. L'autrice si mette alle spalle di sé stessa e in questo libro scrive del desiderio che dissangua: una storia di maternità e dolore da togliere il fiato, ma anche di voglia di vita, smania e ambizioni. 

 

Donatella Di Pietrantonio, "L’età fragile" (Einaudi), proposto da Vittorio Lingiardi. L'amaro intreccio familiare e il trauma rurale. Un romanzo che scava nell'aspro legame tra persone e luoghi, rivelando la fragilità della vita moderna. Un'opera intensa e precisa che svela la lotta femminile contro forze brutali e antiche. 

 

Tommaso Giartosio, "Autobiogrammatica" (minimum fax), proposto da Emanuele Trevi. Sin dalle prime pagine è evidente che il territorio in cui si muove questo libro è ben lontano dalle narrazioni autobiografiche o infarcite di autofiction che saturano la letteratura contemporanea, perché l'autore indaga nuove strade del racconto di sé. Un libro che si nutre del Novecento e ne oltrepassa gli aspetti formali.

 

Paolo Di Paolo, "Romanzo senza umani" (Feltrinelli), proposto da Gianni Amelio. Il racconto di un viaggio ma anche "la storia di un mondo che impazzisce per il freddo, con dentro figure di re e di principi malati e matti (…)". La premessa è nella prima pagina, con l’avviso: questo romanzo non è prodotto da un’intelligenza artificiale. L'autore gioca infatti con la fallibilità umana perché “la tecnologia è più bella di noi, (…) meno imperfetta. 

 

Adrián N. Bravi, "Adelaida" (Nutrimenti), proposto da Romana Petri

Sonia Aggio, "Nella stanza dell’imperatore" (Fazi), proposto da Simona Cives.

Valentina Mira, "Dalla stessa parte mi troverai" (SEM), proposto da Franco Di Mare.

Raffaella Romagnolo, "Aggiustare l’universo" (Mondadori), proposto da Lia Levi.

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