
Un particolare di “Sphaerae coelestis et planetarum descriptio”, 1470 ca., pergamena
Fare zoom su un librone del '300
Nasce la Estense Digital Library e le biblioteche antiche (ma pure le moderne) non saranno più come prima
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Madame Marie Pellechet è una figura oggi nota soltanto agli studiosi di libri antichi e ai bibliotecari che gelosi li custodiscono, ma la sua storia è di quelle che illuminano i passaggi d’epoca, da una Galassia Gutenberg all’altra. Nata a Parigi nel 1840, è stata un’autentica pioniera nello studio degli incunaboli, quei “libri in fasce” stampati quando la macchina di stampa era appena nata, prima dell’anno 1500. Fu lei a dar vita al primo catalogo degli incunaboli francesi. Ma pioniera anche dei nuovi mezzi di riproduzione e studio. Era infatti provetta fotografa, a quei tempi, e visitò nella sua non lunga vita (morì nel 1900) molte grandi biblioteche depositarie di fondi antichi, iniziando dalla Francia e poi in Italia. Sfidando anche i pregiudizi sociali e scientifici dell’epoca. Fu la prima donna a essere ammessa alla Biblioteca Vaticana, grazie a uno speciale interessamento della segreteria di Stato, e si racconta che le fu approntato uno studiolo, un gazebo riservato, per lavorare senza incrociare monsignori. Distanziamento ante litteram, non peggio delle attuali misure di sanificazione che rendono quasi impraticabile il prestito dei volumi e le biblioteche stesse, dove peraltro la libertà di scattare foto alle pagine con lo smartphone è conquista legale piuttosto recente, in Italia. Inoltre voleva fotografare i libri antichi, i frontespizi, per poi catalogarli con rigore e renderli fruibili “da remoto”, diremmo adesso, e invitava i conservatori a dotarsi a loro volta di questi nuovi strumenti tecnologici. Non tutti erano convinti, a Genova le fu interdetto l’ingresso.
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- Maurizio Crippa
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"