Michel Piccoli riusciva anche nei ruoli più bizzarri
Dalla “Grande bouffe” al Papa di Moretti. L'attore francese era ieratico e misterioso. E come sapeva evitare il ridicolo
-
Il regista che visse due volte
-
In Francia l'affaire Polanski crea scompiglio anche nel governo di Macron
-
Il dandy disperato
-
In morte del romanzo
-
Robinsonate mai viste
-
Un po' di film (in streaming) da recuperare
-
Streaming da Oscar
-
In Francia i cinefili se la prendono con le piattaforme streaming che investono sul cinema
-
Un bellissimo smart festival
-
Magari
-
Da #iorestaincasa a #iorestoinsala. Come funziona MioCinema
-
Il cinema senza più cinema
Avrà saputo del plexiglas? Della metratura da rispettare per mangiare in compagnia? Delle “spezie da tavola da pulire e disinfettare dopo ogni cliente”? (così dicono le regole per la riapertura dei ristoranti ticinesi, e lui alla lontana da lì proveniva). Michel Piccoli è morto la scorsa settimana, la notizia è stata data ieri, e per prima cosa viene in mente “La grande bouffe”. L’ammucchiata erotico-gastronomica – e sì, anche mortuaria – di Marco Ferreri che diede scandalo al Festival di Cannes del 1973. Per impastare si impastava, nella villa dove i quattro maschi stanchi annoiati avevano messo in atto il loro piano. Ma sulla pasta frolla, per dare forma al dolce, era poggiato il culo nudo di Andréa Ferréol.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE