(foto LaPresse)

L'assoluzione per i vertici di Eni e Saipem

Tutto quello che è successo in Italia e nel mondo senza fronzoli e divagazioni
 

DALL'ITALIA

La maggioranza si divide sul blocco alla prescrizione. La commissione Giustizia della Camera ha approvato, con i voti di M5s, Pd e Leu, la soppressione del ddl Costa che puntava a sospendere l’entrata in vigore della riforma Bonafede. Iv ha votato contro la soppressione del testo, insieme a Lega, Fdi e Fi, “coerentemente con quanto sostenuto fin’ora”, ha dichiarato la deputata Lucia Annibali.

 


 

A 18 anni si potrà votare per il Senato. Si potrà essere eletti a 25. Lo ha deliberato all’unanimità la commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Il testo passa all’Aula per l’esame finale. 

 


Assolti tutti i vertici di Eni e Saipem. Tra questi l’ex ad Scaroni. Erano accusati di aver pagato tangenti per ottenere appalti in Algeria. La Corte d’Appello di Milano ha anche revocato la confisca cautelare di 197 milioni di dollari. 

 


 

Borsa di Milano. Ftse-Mib -0,6 per cento. Differenziale Btp-Bund a 159 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,1 sul dollaro. 

 


DAL MONDO 

 

Trump firma la fase uno dei negoziati con la Cina. Dopo due anni di confronti e tensioni, ieri il presidente americano ha firmato la prima parte degli accordi commerciali con Pechino che prevede l’apertura del mercato cinese ai prodotti americani ma lascia in vigore molti dei dazi presenti oggi. Secondo Washington, questo è un incentivo per risolvere le prossime dispute, ma se Pechino non rispetterà i patti saranno introdotti ulteriori dazi.

Ieri la Pelosi, speaker della Camera americana, ha dato i nomi dei sette democratici che condurranno il procedimento di messa in stato d’accusa del presidente al Senato. 


 

Soldati europei in pericolo, dice il presidente iraniano Rohani. I toni minacciosi sono arrivati dopo che tre paesi europei hanno aperto una procedura contro l’Iran sull’accordo nucleare. 

 


 

Attaccate le banche in Libano. Dure proteste con molti danni da parte dei manifestanti in quella che hanno definito “la settimana della collera”.

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