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il caso

Il Corriere pubblica Scurati ma taglia il monologo. Ops!

Redazione

Il quotidiano di via Solferino ha pubblicato il monologo dello scrittore che la Rai non ha mandato in onda. Ma ha dimenticato un paragrafo: quello con le critiche contro Giorgia Meloni

Negli ultimi giorni, lo avrete visto, i giornali di tutt’Italia, i telegiornali di mezza Italia e i politici di mezzo Parlamento si sono affrettati a pubblicare ovunque il discorso dello scrittore Antonio Scurati, discorso sull’antifascismo, discorso contro Giorgia Meloni, che la Rai ha pensato bene di non mandare in onda, riuscendo a trasformare con un colpo di genio un monologo perfettamente gestibile nel simbolo della censura di stato. Giorgia Meloni, avrete visto anche questo, poche ore dopo la notizia offerta dalla giornalista Serena Bortone, ha pubblicato sui social il discorso di Scurati. Il giorno dopo, domenica 21 aprile, anche il Corriere della Sera, anche per dimostrare ai suoi critici di essere un giornale non troppo appiattito sulla linea del governo, ha scelto di pubblicare il discorso censurato. Lo ha fatto in un colonnino laterale a pagina tre, in bella evidenza. Ma nel farlo, il Corriere ha dimenticato un paragrafo. L'ultimo, l’unico che dava idea di quelle che erano le critiche messe in campo dallo scrittore contro Giorgia Meloni. Questo, proprio questo: "Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola - antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”. Chiediamo con affetto: dolce censurina, mancanza di spazio o semplice distrazione? Smack.

 

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