la scena incredibile

Duecento passeggeri sequestrati nella metro di Roma durante lo sciopero dell'Atac

Il personale della stazione Cornelia chiude i cancelli allo scattare dello sciopero, ma dentro restano intrappolate le persone arrivate con le ultime corse. L'azienda: "Provvedimenti per i responsabili"

Simone Baglivo

Stazione Cornelia, Metro A di Roma, ore 8:30 di stamattina. Sta per iniziare l'ennesimo sciopero di Atac. I cancelli della fermata vengono quindi chiusi dal personale che ha aderito all'agitazione sindacale. Circa 200 passeggeri, però, rimangono sequestrati per almeno 40 minuti all'interno della stazione. Sembra incredibile, ma nessuno dentro la municipalizzata capitolina dei trasporti si è preoccupato di chi sarebbe dovuto uscire. 

 

"Ci sarà un provvedimento disciplinare", annuncia l'assessore capitolino ai Trasporti Eugenio Patanè, che spiega: "Siamo informati di quello che sta succedendo con lo sciopero. E' accaduto che gli operatori di stazione quando hanno deciso di chiudere la stazione per lo sciopero non hanno avvertito la sala operativa". L'Atac, scusandosi "con i propri clienti", comunica di aver "svolto tutti gli accertamenti per ricostruire le dinamiche dell'accaduto" e che "adotterà tutti i provvedimenti necessari verso i responsabili del fatto". 

 

Su Twitter, iniziano a circolare surreali foto e video. L'Atac quindi "rassicura" gli utenti intrappolati: "Abbiamo avvisato la security". In un filmato si possono vedere degli agenti di polizia in attesa dell'intervento dei vigili del fuoco. Il tutto, nella prima giornata della Settimana Europea della Mobilità a cui ha aderito il Comune di Roma. Il Sindaco Roberto Gualtieri dice di essere "dispiaciuto" per i disagi "subiti dai cittadini, in tutte le città, non soltanto a Roma", aggiungendo che ritiene "il tema dello sciopero molto importante per la sicurezza dei lavoratori".

  

Negli ultimi anni la disastrata municipalizzata dei trasporti della Capitale, Atac, si è guadagnata il titolo di peggiore azienda dei trasporti d'Europa tra disservizi quotidiani, disagi continui, ripetuti scioperi (bianchi), mobilitazioni "contro le armi", scale mobili che si "surriscaldano", treni trasformati in vere e proprie odissee, autobus che esplodono, debiti infinitiE da oggi, sequestro dei propri passeggeri. 

 

 

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