i numeri

In piazza niente bandiere, ma per gli italiani l'Ucraina ha reso più attuale la Liberazione

Filippo Passeri

YouGov fotografa il sentimento conflittuale dei cittadini riguardo alla celebrazione del 25 aprile. Il 45 per cento lo ritiene più rilevante a causa della guerra nell'est Europa e la metà ritiene la resistenza di Kyiv comparabile a quella dei partigiani. Un sondaggio

A contribuire alla rilevanza del 25 aprile, quest’anno, c’è la situazione ai confini europei, con uno stato costretto a difendersi dall’invasione barbara e sanguinosa di un paese limitrofo. Il 45 per cento degli italiani ritiene la Festa della Liberazione più rilevante a causa del conflitto in Ucraina, contro un 31 per cento per cui la guerra non ha avuto alcun impatto; addirittura, per il 49 per cento degli italiani la resistenza ucraina è comparabile a quella partigiana contro un 24 per cento che ritiene non ci siano analogie. A raccogliere questo dato è un sondaggio di YouGov su un campione di 1.011 intervistati.

    

  

Come tutti gli anni la Festa della Liberazione divide gli italiani. Non esiste solo una differenza ideologica tra chi festeggia e chi no, anche tra i primi ci sono distinguo sul perché scendere in piazza e le manifestazioni di oggi ne sono una prova: nei vari cortei le varie anime della sinistra si sono trovate su sponde opposte. E spesso si sono anche stuzzicate. Secondo i dati di YouGov, il 52 per cento celebra la Festa della Liberazione, mentre il 43 per cento non lo fa. Le motivazioni di chi non festeggia sono diverse: la prima riguarda le tradizioni, la metà perché in famiglia non è usanza, a seguire, il 22 per cento reputa il che sia una data strumentalizzata e per questo preferisce non festeggiare e ancora, il 13 per cento la ritiene una ricorrenza obsoleta nel contesto odierno.

     

  

Nonostante una buona parte della popolazione non lo festeggi, l’82 per cento ritiene importante il 25 aprile per la memoria storica, e il 69 per cento riconosce che la Resistenza è sempre attuale perché ci sono sempre minacce in agguato contro la libertà e la democrazia.

  

   
  

 

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