Un anno da Arcuri

Dal tetto al prezzo delle mascherine chirurgiche ai banchi con le rotelle, dall'acquisto dei ventilatori polmonari alla predisposizione del piano vaccini: i dodici intensi mesi del commissario Domenico Arcuri negli articoli del Foglio

Dopo quasi un anno dalla nomina, avvenuta il 18 marzo 2020, Domenico Arcuri non è più commissario per l'emergenza Covid. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha nominato al suo posto il generale Francesco Paolo Figliuolo, dal 7 novembre 2018 comandante Logistico dell’Esercito. In questi dodici mesi Arcuri si è occupato di molti e delicati dossier: dall'acquisto di ventilatori polmonari per attrezzare gli ospedali all'approvvigionamento di mascherine e dispositivi di protezione individuale, dal rifornimento di banchi e sedie per l'avvio dell'anno scolastico fino alla predisposizione del piano vaccini. Tutti dossier che il Foglio ha seguito e raccontato nel corso dell'anno e che potete leggere qui per ripercorrere il lavoro dell'ex commissario. 

 

#1

Nella sua prima uscita pubblica, a fine marzo, Domenico Arcuri – l’uomo chiamato da Giuseppe Conte a risolvere la crisi di approvvigionamento di materiale sanitario – si era presentato con un linguaggio bellico: tutto un parlare di guerra, alleati e munizioni. Quasi stesse preparando un’invasione militare, invece di procurarsi mascherine e ventilatori sul mercato mondiale.

 

#2

“Questa gara andrà deserta, perché chi l’ha fatta è un incompetente totale. E noi lo abbiamo fatto notare prima che nel bando c’erano deficienze abissali”. Emidio Salvatorelli, presidente di Vastarredo, la più grande azienda italiana di arredo scolastico, non è proprio in linea con il messaggio di Domenico Arcuri secondo cui “non è questo il momento di fare polemiche o alimentare divisioni”. Le polemiche sono sul bando europeo indetto dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid, su richiesta del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, l’acquisto di 3 milioni di banchi (1,5 mln monoposto tradizionali e 1,5 mln “innovativi” a rotelle). Se questa attrezzatura è necessaria “per garantire la riapertura dell’anno scolastico in sicurezza”, molto probabilmente l’anno scolastico non partirà, o quantomeno non partirà in sicurezza. 

 

#3

Il Commissario nega a Openpolis l'accesso ai dati sui contratti stipulati durante l'emergenza. Rivendicare un diritto alla segretezza è inopportuno visti i suoi poteri straordinari: proprio perché può agire in deroga alle leggi ordinarie, è necessaria maggiore trasparenza 

#4

Il ruolo che Arcuri ha sinora svolto – nell’approvvigionamento di ventilatori, dpi e banchi – è stato sicuramente complicato e anche delicato. Ma l’emergenza non è in contrasto con la trasparenza. Sicuramente durante una crisi drammatica le necessità obbligano a derogare dalle procedure ordinarie per accelerare i tempi, e per questo il governo ha conferito al commissario poteri straordinari. Ma, come dice Openpolis, “la trasparenza non è un intralcio burocratico”. Anzi, proprio perché ci sono dei poteri straordinari e non funzionano le procedure ordinarie, a maggior ragione è necessaria più trasparenza affinché ci sia una maggiore forma di controllo. Non tanto sull’onestà dei funzionari pubblici – che è fuor di dubbio fino a prova contraria – ma perché una maggiore circolazione delle informazioni è utile anche a chi opera durante l’emergenza per individuare eventuali errori e correggerli. “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, diceva lo zio Ben Parker all’Uomo Ragno. Una delle responsabilità più importanti per le istituzioni è la trasparenza.

 

#5

“Sui bandi il Commissario lavora 'con il favore delle tenebre'. Se non pubblica i dati sui contratti faremo ricorso al Tar”. Intervista a Vittorio Alvino della Fondazione Openpolis

 

#6

Dal ministero della Salute avevano avvisato Arcuri di rifornirsi di siringhe per il vaccino contro il Covid, ma il commissario non ha bandito gare. Nel mondo è partita la corsa all'approvvigionamento: "Gli Usa ne hanno ordinate 289 milioni, l'Olanda 10, la Spagna 30, la Francia 35, il Regno Unito 60. L'Italia zero", dice l'ad della multinazionale BD Italia

 

#7

Il commissario affida la selezione del personale sanitario per il piano di vaccinazione a cinque Agenzie per il lavoro al costo di 25 milioni. Ma la Ragioneria è perplessa sulla norma a coperutra del bando, perché quella selezione possono farla benissimo le Asl e le regioni gratis. Perché assumere 15 mila medici e infermieri con contratti interinali, in deroga alla legge, anziché con un contratto a tempo determinato?

 

#8

Ieri i principali quotidiani italiani lodavano il colpo geniale del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri che farà moltiplicare i vaccini: da ogni fiala di Pfizer-BioNTech si potranno ottenere sei dosi e non più cinque (il 20 per cento in più) e  questo proprio grazie alle siringhe di precisione scelte dal commissario e tanto contestate nelle settimane passate per il loro costo eccessivo. Non è così: come conferma l’Aifa, va bene qualsiasi siringa di precisione meno costosa

 

#9

La diffida (niente più esposto) dell’Avvocatura, le insinuazioni sui vaccini deviati verso paesi extra Ue e il conteggio delle fiale al posto delle dosi. La realtà e i numeri sono diversi da ciò che racconta il Commissario su Pfizer 

 

#10

Invitalia acquista il 30% di ReiThera srl, azienda interamente controllata dalla svizzera Keires Ag, che secondo quanto annunciato in pompa magna il 5 gennaio avrebbe un vaccino così promettente da essere di interesse strategico per l’Italia. A questo punto, con 81 milioni di euro messi da un’agenzia pubblica per decisione del suo amministratore delegato, Domenico Arcuri, in accordo con le entusiastiche dichiarazioni del Commissario per l’emergenza Covid-19, sempre Arcuri, la questione non è più semplicemente accademica e non riguarda più solo la solidità dei dati scientifici presentati o la loro incompletezza. Se si usano soldi pubblici, è necessario fornire ai cittadini/contribuenti una serie di elementi indispensabili, visto che il progetto viene declamato come strategico per la nazione e si decanta il suo significato autarchico, proprio in direzione di quel nazionalismo vaccinale che un altro suo sostenitore, il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito, ha negato proprio sul Foglio.

 

#11

Il piano vaccinazioni, insieme al Recovery plan, è ciò su cui ci si aspetta maggiore discontinuità dal nuovo governo. Draghi dovrà decidere se confermare il commissario o trovare un'alternativa. Due ipotesi possibili: coinvolgimento della Protezione civile o di esperti nella logistica delle forze armate

 

#12

Per la terza settimana di fila, senza una motivazione, salta la conferenza stampa del Commissario straordinario Domenico Arcuri. E’ quasi un mese, dalle dimissioni di Giuseppe Conte che l’aveva nominato plenipotenziario anti Covid, che l’uomo che è stato il volto dello stato nell’emergenza non appare. Arcuri non parla più a nome del governo e il governo non parla più di lui. Era il convitato di pietra nell’ultimo vertice sui vaccini, in cui il premier Mario Draghi ha invitato Franco Locatelli (Css), Silvio Brusaferro (Iss) e Agostino Miozzo (Cts). Tutti tranne lui.

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