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Contro mastro ciliegia

Viva Bartoletti abbasso i fessi

Maurizio Crippa

Gli "attivisti" ambientalisti hanno rovinato una gara di atletica a Stoccolma, rischiando pure di far infortunare gli sportivi. Da Instagram l'ex direttore di Raisport ha ritrovato il ruggito:  “Non c’è nulla di più stupido, di più volgare, di più irrispettoso". Bene, bravo, e speriamo non serva il bis

I cervelloni imbrattatori si sono rifatti vivi oggi al Battistero di Firenze, ma forse qualcosa, a furia di dannose scemenze. hanno imparato e si sono limitati a sporcare di pummarola il selciato. Non così i loro pessimi colleghi di Stoccolma, che hanno scelto di rovinare una gara d’atletica (che non inquina, ma a chi la fa costa fatica) mettendo per di più a serio rischio l’incolumità degli sportivi. Nel finale della 400 ostacoli maschile della Diamond League a Stoccolma, in tre sono entrati in pista con tanto di striscione cercando di fermare i corridori lanciati, rischiando pure di farli infortunare. Bravo il telecronista di Sky, Nicola Roggero, che ha subito urlato in diretta: “Cretini, sono entrati degli imbecilli!”. Ma un premio alla carriera va al bravo Marino Bartoletti, che ha ritrovato il ruggito su Instagram: “Non c’è nulla di più stupido, di più volgare, di più irrispettoso, di più ‘ignorante’ e di più osceno – per ‘proteggere’ l’ambiente – che interrompe una manifestazione di sport (nel totale, folle disprezzo dei sacrifici di chi si prepara a una gara). Oltretutto di uno sport purissimo e ‘fragile’ come l’atletica leggera. Cosa vogliono dimostrare questi infelici vigliacchi? E’ questa la strada per risvegliare le coscienze?”. Bene, bravo, e speriamo non serva il bis.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"