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Contro mastro ciliegia

Se il killer è l'orso maschio

Maurizio Crippa

Persino per i manettari del Fatto basta una perizia di parte per certificare che l'orsa Jj4 è "innocente". Bene. Peccato che gli animalisti facciano gli gnorri

L’antispecismo è un propulsore ideologico così forte da superare persino il manettarismo. Ad esempio il sito del Fatto, quelli che ritengono colpevoli persino gli innocenti assolti in Cassazione, non esita a fidarsi di una semplice perizia di parte: Cassazione no, perizia veterinaria forense della Lega antivivisezionista, sì. Magnifico. La perizia afferma che a sbranare il povero runner Andrea Papi, l’univa vittima della storia, non è stata l’orsa “problematica” Jj4, finora indiziata e detenuta in attesa di giudizio: “Sono state rilevate lesioni identificabili come da penetrazione di coppia di canini caratterizzate da una distanza tipica dei canini di un orso maschio adulto”. E la dentatura di un animale, per la medicina veterinaria forense, ha lo stesso valore delle impronte digitali umane.

Nel paese più giustizialista d’occidente, la perizia di parte basta a dichiarare l’orsa innocente, e fin qui passi. Più ridicolo è che gli animalisti chiedano non tanto la liberazione di Jj4, ma “le dimissioni di Fugazza”. Manca solo la staffetta dell’orsa per la pace, con Santoro e Ovadia. Resta un piccolo, decisivo, particolare, sui cui gli innocentisti fanno gli gnorri: se non è stata l’orsa, è stato un orso. Un killer c’è. Trovarlo e abbatterlo.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"