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Contro mastro ciliegia

Malamovida libberista

Maurizio Crippa

Il “casino organizzato” (copyright Eugenio Fascetti) dei giovani esiste, non è colpa solo del post pandemia. E nemmeno del liberismo, come sostiene qualcuno

Malamovida è parola orribile. Ma c’è il rischio che qualche sconsiderato arrivi a coniare “malamovida libberista”, facendo il verso alla mitica “bottana industriale”. Purtroppo quel momento è vicino. Perché il “casino organizzato” (copyright Eugenio Fascetti) dei giovani esiste, e non è colpa solo del post pandemia. Beppe Sala ha dovuto intervenire per difendere le forze dell’ordine che erano intervenute ai Navigli per sedare una rissa: sui social li avevano ingiustamente accusati di razzismo. Peggio rischia di andare a Dario Nardella, che si è visto costretto a chiudere alcune location di Firenze per limitare schiamazzi, bottiglie rotte e cumuli di monnezza che deturpano le notti della bella città. Decenza e buon senso. Non l’avesse mai fatto. Ieri sul Fatto Silvia Truzzi lo ha attaccato a testa bassa, con questo bizzarro ragionamento (del resto ne attribuiva la paternità a Tomaso Montanari): Nardella sta vietando lo spazio pubblico ai ggiovani, per consegnare il centro storico solo ai ricchi che si possono sedere ai tavolini. Maledetto libberista, Firenze non è Disneyland. Idiozia bella e buona: non è il libberismo a vietare di deturpare le città. Dovrebbe farlo anche la sinistra. O no? 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"