Fabrizio Corona (foto LaPresse)

Corona e gli sciagurati

Maurizio Crippa

La desolante vicenda con Riccardo Fogli. Il fotografo ha avuto maestri di stile prima, e complici che gli reggono il sacco ora

Fabrizio Corona è un bipede che andrebbe protetto da se stesso, lo abbiamo scritto in passato persino con un po’ di simpatia. Tranne poi il fatto che siano gli altri a doversi difendere da lui, come Riccardo Fogli, desolante vittima desolata. Ieri Corona ha convocato addirittura una conferenza stampa per sputazzare la sua verità sull’Isola del famosi. Non abbiamo seguito la diretta, quel che ha da dire non importa né interessa: Corona è un buono a nulla e perciò capace di tutto, come diceva Marco Pannella. Il punto è un altro: è che l’aforisma di Pannella vale erga omnes. E cioè per tutti coloro che dovrebbero tenere a bada i Corona di ogni latitudine ma non lo fanno per ignavia, incapacità o interesse. Mediaset, primo colpevole, fa sapere di aver licenziato gli autori del programma: scaricabarile. Però li aveva ingaggiati proprio per fare quel tipo di trasmissione. La conduttrice famosa di cui mi sfugge il nome ha assistito laidamente complice, e ora fischietta. Due donne che erano lì per commentare, non hanno commentato. Eppure sono del genere ciarliero che commenta sempre tutto, sempre a vanvera. Da ultimo: Corona ha detto di avere le foto. Esattamente come quegli inquirenti che usano prove che non mostrano, e non sempre si sono procurati a regola, per intimidire gli accusati. Accusati di corna o altro, fa lo stesso. Ecco, Corona ha avuto maestri di stile prima, e complici che gli reggono il sacco ora. Sono loro gli sciagurati, persino più di lui.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"