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Politici da spazzatura

Maurizio Crippa

Le esternazioni del deputato M5s Massimo Baroni sul reddito di cittadinanza e quelle del consigliere comunale e regionale (Lega) Massimiliano Bastoni 

Poi ti chiedi se davvero la monnezza vada differenziata, o sia meglio farne un solo bidone e via. (Politicamente parlando). Il deputato grilloide Massimo Baroni, psicoterapeuta (abolite l’ordine, va’) nonché membro della commissione Affari sociali della Camera, tuitta felice come un pensionato che ha appena incassato e che si dirige lesto al bordello thailandese: “Metti il reddito di cittadinanza in Italia e vedi come iniziano a trombare tutti come ricci!”. Poi va a Radio Capital e, manco fosse Pietro l’Aretino, spiega: “E’ un’espressione ultracolorata (asino: si dice ‘colorita’, ndr) che serve per riuscire a parlare di reddito di cittadinanza”. Be’, del resto il reddito di cittadinanza giusto a quello serve. “Col reddito possiamo uscire a mangiare una pizza e quando torniamo si fa un incontro amoroso”, ha spiegato. Con la pizza a prezzo fisso sullo stomaco? Vien da chiedersi che sogni erotici faccia la notte, il Baroni, “cittadino che abita in periferia prima di essere onorevole”. A questo punto ti chiedi se ci sarà mai un limite, alla discarica politica. Poi arriva la dichiarazione del consigliere comunale e regionale della Lega Massimiliano Bastoni, citiamo il comunicato dell’ufficio stampa (pure l’ufficio stampa hanno): “Via Preneste - Ubriaco minaccia la moglie con mannaia. Bastoni (Lega): “E’ questo il modello culturale della sinistra? Perché tacciono le varie Bonino e Boldrini?”. Ma che c’entrano Bonino e Boldrini, vuole minacciare pure loro con la mannaia? Per finire, il tocco di classe: “E poi, l’islam non proibisce l’alcol?”. Sì, questo è proprio evidente: loro bevono meno.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"