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Il royal baby che sopravvive a tutto. Istruzioni per Renzi

Maurizio Crippa

Cosa ha da insegnare il ragazzo del Colorado aggredito da uno squalo, un orso e un serpente all'ex segretario del Partito democratico 

Sì, va bene, uno scommettitore con due dita di cervello darebbe la possibilità che sia falsa anche più elevata delle possibilità del Fico del bigoncio di formare un governo. Ma le fake news piacciono a tutti, confessiamolo, soprattutto se sono del genere che mette di buonumore, o almeno ci fa dire: dài, finché non siamo morti, siamo vivi. Insomma c’è questo ragazzo del Colorado, un posto un po’ più pericoloso del Molise, diciamo. Si chiama Dylan McWilliams, se esiste davvero, ha vent’anni e l’altro giorno faceva bodyboarding alle Hawaii quando l’ha azzannato uno squalo. Sette punti di sutura a una gamba, ma è ancora vivo. La notizia però non è questa, sarebbe banale. E’ che a luglio faceva il campeggiatore e un orso gli ha rifilato una zampata in testa mentre dormiva nel suo candido sacco a pelo: nove punti. Tre anni fa invece, nello Utah, l’aveva colpito con la coda un serpente a sonagli: niente, gli ha fatto l’effetto che farebbe a un comune mortale una puntura di zanzara. Ora, i casi sono tre, e tre soli.

O usa un falso nome e in realtà è un royal baby, è un figlio di Putin in incognita. O è più resiliente di Mattarella, che con tutte le martellate sugli zebedei che gli stanno rifilando, ancora ha il coraggio di sorridere. Oppure, vista la sua vocazione alla vita da boyscout, la sua storia è un viatico di buon augurio per Matteuccio nostro, il Renzi. Che fino ad ora è stato azzannato da bestie feroci d’ogni tipo, le peggiori di razza Pd, ma ancora è vivo. O almeno lo crede, e ancora sorride.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"