Francesca Pacale (foto LaPresse)

Lista Pascale? Maddai

Maurizio Crippa

La fuffa dell'Espresso sui candidati di Berlusconi

E’ un vero piacere, da lettori ignari e ingordi, riscoprire certi vezzi del fu giornalismo d’assalto. Ci fanno emozionare. Il Cav., ad esempio. Vive il momento che sappiamo, non si sa più chi mettere nella lista dei richiedenti scusa, s’è aggiunto pure Santoro. Comunque. Prima delle elezioni, un tempo si setacciavano le liste di Forza Italia per trovare il corrotto, l’odor di mafia, la foto in autoreggenti. Ma adesso che è diventato “fit”, che resta? Resta che arriva l’Espresso, online, e spara il titolone: “Forza Pascale: gli amici di Francesca candidati con Berlusconi”. Pascale? Ancora è in giro, ora che Lui si occupa di alta politica? Leggi, goloso. E niente. Una fila di nomi messi lì, ad alta improbabilità, e a nessuna rilevanza criminogena: “Rudy il farmacista, Armando Cesaro detto ’a Purpettina (è il figlio di Luigi, ’a purpetta: roba da filologi, ndr) lo steward Diego”. Tutti affratellati nella “corrente dei femminielli di Francesca” (ma “lo dicono le malelingue”, eh, non certo l’Espresso). L’impressione è che non ci sia altro da raschiare, nel barile. Manco più uno stalliere affiliato. Poi, giù verso il fondo della fuffa, si scopre che “in effetti, a incrociare nel partito le voci, due sembrano le candidature sicure”. Due. Sai che sforzo d’amore, non è manco più il tempo che comandava Dudù. Ma se due devono essere, quell’animalista del Cav. potrebbe candidare Zhong Zhong e Hua Hua, le scimmiette. E glielo mette in quel posto, all’Espresso.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"