Maria Elena Boschi (foto LaPresse)

Maria Elena Boschi, il ministro della solitudine

Maurizio Crippa

La proposta di Theresa May è una cosa seria che andrebbe applicata anche in Italia. Avremmo già la candidata giusta

Sulla disperata fantasia di Theresa May per cavarsi dai guai, chiederò lumi a @paolapeduzzi. Ma la sua ultima idea di creare un “minister for Loneliness”, un sottosegretario per la solitudine, nome immaginifico a metà strada tra echi beatlesiani e il ministero della Magia di Harry Potter, è suggestiva. Trattasi in realtà di una cosa seria, per una nazione in cui nove milioni di persone vivono “isolate” e ci sono almeno 200 mila anziani che non li va a trovare nessuno, manco il gatto. E poi era un’idea di Jo Cox, niente da dire. Se non che forse bastava il buon vecchio welfare, ma anche una carezza è politica.

  

Questo detto, se lo volessero introdurre anche da noi, ci sarebbe già la candidata giusta. L’angelo d’acciaio, Maria Elena Boschi. Che non se la passa benissimo, quanto ad amici che l’hanno un po’ mollata. Persino Giorgio Gori le ha detto di mettersi in gioco in un “collegio contendibile”. Gentile invito a schiantarsi. Ma ieri il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ha detto che vuole fare causa, a @meb e al suo babbo, per il danno alla reputazione della città. “Non sono in grado di dare cifre”, ha detto, ma la causa ha da essere milionaria a risarcimento dei “cittadini infangati”. Dovrebbe forse ricordarsi di aver avuto tra gli antenati pure l’Aretino Pietro “che si salvò con una mano d’avanti e una di dietro”, prima di prendersela con la stellina della Sgt. Renzi’s Lonely Hearts Club Band.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"