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Ha stato Biden! I nostri 007 in lotta contro le fake news

Maurizio Crippa

Se c’è una cosa che ci mette tranquilli, noi italiani rancorosi per principio, è sapere che in ogni penombra di portone c’è uno agente segreto del governo che bada ai fatti e smaschera bugie 

Ha stato Biden. Non ci sono più dubbi, e se c’è una cosa che ci mette tranquilli, noi italiani rancorosi per principio, è sapere che in ogni penombra di portone c’è uno 007 del governo che bada ai fatti e smaschera le fake news. Se c’è qualcuno che semina zizzania sui vaccini, che fa girare idee bislacche su quanto sia un fuoriclasse geopolitico Salvini, e quanto fit to lead Italy Gigino di Maio, lo vorremmo sapere. E se è Putin che ha tramato per far perdere di un pelo (ma proprio di un pelo, eh) il referendum a Renzi, pure. Infatti, tranquilli: “C’è un attento monitoraggio da parte dell’intelligence sul rischio di ingerenze straniere sulle consultazioni elettorali italiane”, hanno detto i direttori di Aisi ed Aise, insomma i capi degli spioni, ascoltati dal Copasir a San Macuto. Tranquilli: “Finora, non ci sono evidenze su quanto denunciato dall’ex vicepresidente Usa Joe Biden a proposito di interferenze russe”. Biden è un politico navigato, e a suo modo un tenerone. Forse ha pisciato un po’ fuori dal vaso. Ma quello che avremmo voluto sapere era altro, e non che “ha stato Biden”, dacché la cosa più ridicola, a parte le fake news, è il controspionaggio che fa la lotta a chi denuncia le fake news. La prossima volta a San Macuto potrebbero audire anche AstroPaolo, che è testè rientrato da un anno e mezzo a bordo della navetta Soyuz. E vuoi che, in tutto questo tempo, con un hacker russo non ci abbia mai parlato?

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"