Il portiere del Milan Gigio Donnarumma (foto LaPresse)

Donnarumma, un'Asia Argento per Pietro Grasso

Maurizio Crippa

Il portiere del Milan vorrebbe annullare il contratto firmato qualche mese fa. Come andrà a finire non si sa. Si possono fare ipotesi, per raffronto

Gigio Donnarumma è un ragazzone grande tanto, ha un nasone che se invece di un campione di Serie A fosse Keaton Jones farebbe 16 milioni di visualizzazioni lamentandosi che a scuola lo prendono in giro, ha preso un gol dal portiere della squadra ultimissima in classifica che se anche vincerà un dì la Champions troverà qualcuno di memoria lunga pronto a percularlo. Tra i pali è bravo, di memoria meno. Qualche mese fa ha firmato un contrattone con Milan. Ma adesso vorrebbe farlo nullo perché, dice, lui lo aveva firmato, ma non era sereno: ha subìto pressioni psicologiche, forse perfino violenza morale (vizio di consenso, art. 1.435 Cod. civ.). Come andrà a finire non si sa. Si possono fare ipotesi, per raffronto. Ad esempio, se invece di un contratto da calciatore fosse stato un matrimonio in chiesa, gli basterebbe scrivere al Papa due righette: “Non ero sereno, oggi mi sono venuti molti dubia”. Se fosse un parlamentare, potrebbe passare dritto al Gruppo Fritto Misto, in attesa di candidarsi sia con Lupi, sia con la Lorenzin. Se fosse Asia Argento, potrebbe dire: è stata una molestia, anzi uno stupro, ma sul momento non me ne sono accorto. Infine, volesse proprio ritrovare la serenità smarrita, potrebbe lasciare pure lui la Ditta che l’ha sfamato e candidarsi a diventare una fogliolina al vento di Pietro Grasso. Loro lo accoglierebbero a braccia aperte, libero tra gli uguali: sono per la parità di genere, ma gli manca ancora il genere comico.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"