Selvaggia Lucarelli (foto LaPresse)

Ma che dirà Rocco Travaglio di Oleandra Lucarelli?

Maurizio Crippa

Selvaggia scrive sul Fatto di Marcolino Travaglio. E qui ci viene da ridere, a costo di smettere di essere cortesi

Un po’ perché siamo garantisti da prima dell’èra Raggi, un po’ perché da piccoli ci hanno insegnato a essere cortesi con le signore (non se ne avrà Gianluca Neri), ci spiacerebbe che Guia Soncini (@lasoncini) e Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) si beccassero una condanna a dieci mesi lei e dodici mesi lei per concorso in intercettazione abusiva, detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso, il tutto relativo a un’oscura storia di foto di una festa di compleanno di Elisabetta Canalis (ma siamo cortesi anche con lei). Poi, siccome il bello del mestiere è la parzialità, ci spiacerebbe di più per @lasoncini, che un tempo scriveva follie magnifiche per il nostro fogliuzzo, e non ha mai insegnato a nessuno come stare al mondo.

Invece @stanzaselvaggia passa metà del suo tempo a farlo: vuole raddrizzare le orecchie a Sollecito, vuole tagliare le unghie ai “leoni da tastiera”, vuole sistemare il bullismo alle scuole elementari. Poi m’inciampa in un pm. Ma soprattutto, scrive sul Fatto di Marcolino Travaglio. E qui ci viene da ridere, a costo di smettere di essere cortesi. Ci fu un tempo in cui Travaglio avrebbe applaudito i pm, punto e basta. Ma nello stesso tempo (un caso di ucronìa) avrebbe benedetto la libertà di sputtanamento delle feste private. Adesso, dopo l’agnizione che l’ha fatto riconoscere fratellino di Rocco Casalino, che dirà della sua castigamatti indagata? La prenderà per i fondelli per essersi travestita da oleandro a Villa Oleandra? Dirà che aspetta la Cassazione? Ah, i tormenti del neogarantista.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"