Papa Francesco (foto LaPresse)

Questo Papa il suo target televisivo lo conosce troppo

Maurizio Crippa

Ha telefonato per gli auguri a “Uno Mattina” che festeggiava i trent’anni

Ora, siccome arriva il Natale, e proprio bene non promette per il Bambinello e per i più diretti detentori del brand che ha pur sempre una spendibiltà universale, conviene mettere in fila i fatti, e vedere se almeno qualcosa da salvare c’è. Ci sono islamici che fanno esplodere i mercatini natalizi. C’è la banda dei quattro, i cardinali dei “dubia”, che s’industria a fare un mazzo così (scusate l’ecclesialese) al Papa per quella faccenduola dell’Amoris Laetitia. Uno dei quattro, il mitico Leo Burke, sta nel frattempo asfaltando mezzo Ordine dei Cavalieri di Malta per un’altra faccenduola dottrinale: pare che un santo cavaliere chiudesse gli occhi sulla distribuzione di proflitattici. Epperò il buon Francesco, che pur in mezzo a queste critiche ha recentemente risposto “io dormo come un legno”, Dio lo conservi, non sembra se la cacci più di tanto. E’ un Papa callejero, e avendo bisogno di un paio di scarpe nuove è uscito una mezz’ora e s’è infilato come nulla fosse in un negozio di Roma: ce l’avete un numero che calzi per me? Sapete, zoppico un po’. Applausi. Applausi più convinti dal popolo (bue e asinello, vabbè) di quanti ne abbia incassati Matteo Renzi andando a fare la spesa al supermercato. Ma suprattutto, ha telefonato per gli auguri a “Uno Mattina” che festeggiava i trent’anni: “Buon Natale cristiano come è stato il primo, non mondano”. Dove la notizia è che, a differenza di un noto predecessore, non ha telefonato a Bruno Vespa. Questo Papa il suo target lo conosce troppo.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"