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L'ultimo saluto a Lina Wertmüller

La camera ardente della regista è stata allestita in Campidoglio a Roma, ad accogliere la famiglia e gli amici questa mattina è stato il sindaco Roberto Gualtieri. Il ricordo e parole di Dacia Maraini, Francesco Rutelli, Mara Venier e Leopoldo Mastelloni

Gianluca De Rosa

In tanti hanno salito questa mattina la lunga scalinata della Protomoteca in Campidoglio per portare il loro ultimo saluto a Lina Wertmüller, morta ieri a 93 anni. La camera ardente è stata aperta questa mattina alle 8 e chiuderà alle 20. Domani alle 10.30 i funerali che si terranno all’interno della chiesa degli artisti di piazza del Popolo. La regista - prima donna candidata a un Oscar nel 1977 per il film “Pasqualino sette bellezze” - sarà poi sepolta al cimitero monumentale del Verano. Ad accogliere la famiglia e gli amici questa mattina è stato il sindaco Roberto Gualtieri. Accanto al feretro diverse corone di fiori (al centro quella inviata dall’attrice e amica Sophia Loren) e lo stendardo del comune di Napoli, di cui la regista aveva ricevuto la cittadinanza onoraria. “Un fatto per il quale - ha ricordato il sociologo Domenico De Masi - era più orgogliosa persino dell’Oscar”.

Tra i primi ad arrivare questa mattina nella sala della Protomoteca il ministero della Cultura Dario Franceschini e l’assessore capitolino Miguel Gotor. “Lina Wertmuller è stata una grande donna, una regista coraggiosa, innovativa, avanti rispetto ai tempi", ha detto il ministro. “Una donna con due palle cosi”, ha sintetizzato poi Maria Zulima, unica figlia della Wertmüller che ha poi sottolineato: “sarebbe giusto intitolarle una via, una piazza o un teatro che era per lei una grande passione”. L’ex sindaco Francesco Rutelli, oggi presidente di Anica, ha proposto di riunire il tanto materiale prodotto dalla Wetmuller - tra schizzi, bozzetti e disegni - sotto l’egida del ministero della Cultura o del Centro sperimentale di cinematografia.

 

Molti anche i volti del mondo del cinema, della cultura e dello spettacolo che negli anni hanno lavorato con la regista e che questa mattina hanno scelto di venire in Campidoglio. Da Mara Venier a Dacia Maraini, da Leopoldo Mastelloni a Sergio Assisi.

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